Il 15 gennaio 1919, Rosa Luxemburg e Karl Liebknecht sono rapiti e uccisi dalle milizie di estrema destra dei Freikorps agli ordine del governo socialdemocratico di Friedrich Ebert.
L’assassinio fu il frutto di una lotta fratricida nel campo della sinistra (non la prima, né l’ultima); si dice che Lenin e il suo rappresentante tedesco (Karl Radek) non siano stati estranei ai fatti.
Si deve a Rosa Luxemburg la frase: O socialismo o barbarie. Secondo le ultime notizie, avrebbe vinto la barbarie, almeno per ora: si spera nel diuturno scavo della talpa.
Qui sotto il monumento eretto da Mies van der Rohe nel 1926 a Berlino (e ovviamente poi demolito dai nazisti).

mercoledì, 16 gennaio 2008 alle 9:51
Il giorno prima della sua cattura Rosa Luxemburg scrisse: Da questa sconfitta fiorirà la futura vittoria. “L’ordine regna a Berlino!” Stupidi assassini! Il vostro ordine è costruito sulla sabbia. Già domani la rivoluzione si rimetterà in piedi e con un suono di tromba annuncerà, con vostro profondo orrore: “Ero, sono, sarò!”
venerdì, 25 gennaio 2008 alle 12:24
[…] Per fortuna, questa tradizione (tra le più impresentabili) della sinistra si è attenuata nel corso degli anni: sono “morti” politiche, non assassinii in senso proprio, come quello di Trotsky o quello di Rosa Luxemburg. […]