Ole Kirk Christiansen cominciò a costruire giocattoli di legno nel 1932 e adottò il nome LEGO (dal danese leg godt, “gioca bene”, anche se il riferimento al greco λέγω, “raccolgo” per noi è irresistibile).
il 28 gennaio 1958 (50 anni fa) furono brevettati ed entrarono in produzione i mattoncini che conosciamo adesso, e da quella data le diverse generazioni sono compatibili tra loro.
Si stima che ogni abitante della Terra abbia in casa 62 mattoncini, in media. Ma poiché soltanto a casa mia ce ne sono (penso) parecchie migliaia, immagino che la distribuzione sia fortemente asimmetrica.
Il LEGO è un’icona geek (suggerisco in proposito la lettura di Microserfs di Douglas Coupland), e io e i miei figli non facciamo eccezione. Uno psicologo potrebbe dire che sono il tipico giocattolo per autistici, o almeno per persone affette (in forma più o meno grave) dalla sindrome di Asperger: sono duri e squadrati, in contrapposizione a quelli tondi e morbidi, come i peluche, che stimolano un attaccamento effettivo piuttosto che il ragionamento logico.
LEGO ha generato LOGO, e LOGO ha generato STARLOGO e NETLOGO: ma questa è tutta un’altra genealogia biblica.
Una galleria di immagini di realizzazioni fatte con LEGO la trovate qui.
martedì, 29 gennaio 2008 alle 22:09
In tema è indimenticabile quella scena di “Ladri di saponette” in cui il figlio della coppia che guarda la tv costruisce una copia del Cremlino interamente in LEGO.
domenica, 4 Maggio 2008 alle 12:00
[…] Digital Designer Domenica, 4 Maggio 2008 — borislimpopo Aggiorno il post dedicato al LEGO con un’informazione […]