Recensisco tardivamente qualche concerto estivo.
DMB è una band di culto, come i Grateful Dead, tanto per capirsi. In comune con loro ha anche il fatto di essere fortemente basata sull’improvvisazione (una jam band) e di avere l’abitudine di fare concerti lunghissimi, spesso in serie di 2-3 giorni (molte delle loro esibizioni dal vivo sono documentate su CD). Ma le similitudini, direi finiscono qui. Per chi vuole saperne di più suggerisco le voci di Wikipedia (su Dave Matthews, sulla band e sulla discografia). La DMB ha anche un sito ufficiale.
Io non sono un fan puro e duro, ma la loro musica mi piace molto e ho una vera adorazione per quella che considero la canzone-capolavoro di Dave Matthews, Two Step.
Non erano mai venuti in Italia, non so bene perché. A un certo punto è circolata una petizione sul web e il concerto del 5 luglio a Lucca è il risultato, mi piace pensare, della petizione: un concerto 2.0!
Il biglietto del concerto costava 36 € (e non me ne lamento: ritengo giusto retribuire gli artisti per le loro performance dal vivo, un po’ meno giusto retribuire le case discografiche perché mettono la musica su un supporto fisico) + 4 € di prevendita (ma perché in aereo e in treno prima prenoti e meno paghi, e per gli spettacoli dal vivo succede il contrario?) + 4,80 € di “servizi” forniti da TicketOne incluso il 20% di IVA (ma perché in aereo e in treno se fai biglietto e check-in online paghi di meno, e per gli spettacoli dal vivo succede il contrario?). Insomma, alla fine quasi 45 € per un concerto in una piazza di Lucca. Senza posti numerati: che non vuol dire, come potreste immaginare e come succede in altre occasioni, che c’erano delle sedie e che chi arrivava si sedeva dove capitava, ma che i posti erano rigorosamente in piedi (all’ultimo momento avevano messo in vendita dei posti numerati: erano direi a occhio 40 seggiolette blu su una pedana transennata, nemmeno tutti pieni e guardati a vista da una muta di energumeni, che spero siano costati agli organizzatori più del ricavato dei biglietti speciali, che costavano il doppio dei nostri).
Serata calda, spalti gremiti, avrebbe detto Sandro Ciotti. Lunga attesa, come di consueto, tra l’apertura dei cancelli e l’inizio del concerto. Che viene preceduto dall’esibizione di una mezzoretta di tal Iuri (o Juri o Jury), vincitore di XFactor: il quale ha almeno l’umiltà di dire che con DMB non c’entra niente e che si colloca a un livello musicale certamente molto più basso. Il che non gli evita incitamenti tipo “Mo’ vedi d’andattene!”
La DMB esce verso le 9:15 e suona quasi 3 ore senza tregua (174 per l’esattezza: il tutto è documentato qui e qui, tracklist inclusa).
Tra le tante belle cose di DMB, dopo Two Step forse la mia preferita è Ants Marching. Qui nel famoso concerto al Central Park.
He wakes up in the morning.
Does his teeth, bite to eat and he’s rolling
Never changes a thing.
The week ends, the week begins.She thinks, we look at each other
Wondering what the other is thinking,
But we never say a thing.
And these crimes between us grow deeper.Take these chances
Place them in a box until a quieter time.
Lights down, you up and die.Goes to visit his mommy
She feeds him well, his concerns
He forgets them.
And remembers being small
Playing under the table and dreaming…Take these chances
Place them in a box until a quieter time
Lights down, you up and die.Driving along this highway
All these cars and up on the sidewalk
People in every direction
No words exchanged,
No time to exchange when
All the little ants are marching.
Red and black antennae waving.
They all do it the same
They all do it the same way,
Candyman tempting the thoughts of a
Sweet tooth tortured by weight loss programs
cutting the corners, there’s a
Loose end, loose end, cut cut
On the fence, try not to offend.
Cut cut, cut cut.Take these chances
Place them in a box until a quieter time.
Lights down, you up and die.Lights down, you up and die.
mercoledì, 17 marzo 2010 alle 10:15
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