Quando il primo Napoleone comperò in blocco lo staterellume tedesco, per intercessione di un marchese francese venne lasciata la sovranità al principe di Gerolstein. Per assicurare la continuazione della gloriosa dinastia, all’unico erede, un ragazzo piuttosto debole, viene dato come primo precettore un erculeo nobile di campagna dello Yorkshire. Sotto la guida di questo Sir Walter Murph il giovane Rodolfo diventa un atleta di prim’ordine; riceve quindi per la sua formazione spirituale un secondo precettore, l’abate Polidori, il quale è la perfidia incarnata, così come Murph è l’onestà incarnata. Quando Rodolfo è ormai uomo fatto, approda a Gerolstein una giovane scozzese, Sarah Seyton, per accalappiarselo; una zingara le aveva predetto che avrebbe portato una corona e lei, sfogliando l’almanacco geneologico, aveva trovato che alla corte di Gerolstein avrebbe potuto raggiungere il suo scopo prima che altrove. Presto infatti Rodolfo è preso nella sua rete e, in un momento in cui Murph è in viaggio, si fa segretamente sposare con lei da un prete procurato da Polidori. Dopo di che Sarah cerca di estorcere con la deliberata ostentazione della sua gravidanza anche il riconoscimento pubblico del matrimonio, ma il vecchio principe è tenace e minaccia di far cacciare l’avventuriera dal paese. Allora, un 13 gennaio, il figlio alza la spada sul suo genitore e avrebbe commesso un parricidio, se il prode Murph, che per buona fortuna si trovava di nuovo lì, non si fosse messo in mezzo. Intanto Polidori viene arrestato e, per salvarsi, confessa che il matriminio di Rodolfo e Sarah è nullo, perché il presunto prete che egli aveva procurato non era affatto un prete; insieme consegna una lettera di Sarah dove costei rivela i suoi piani ambiziosi e parla con freddo disprezzo del suo sposo. Convertito da ciò, il pentito Rodolfo si getta ai piedi del padre e signore, mentre Sarah e Polidori con ignominia e disonore devono abbandonare il regno di Gerolstein.
Come espiazione per il tentato parricidio, Rodolfo si pone il compito di “premiare il bene, perseguitare il male, sostenere i sofferenti e ricercare tutte le piaghe dell’umanità, per strappare dalla depravazione forse alcune anime”. Intraprende grandi viaggi, durante i quali, accanto ad altre prodezze, in una piantagione in Florida libera, dagli artigli del sanguinario e crudele piantatore Willis, due schiavi: il negro David, che aveva studiato medicina, e l’amata di questi, la meticcia Cecily. Cecily aveva coraggiosamente resistito ai tentativi di seduzione di questo mostro e, per restare fedele al suo negro, aveva sopportato indicibili sofferenze, ma, dopo essersi sposata con lui nella cappella del castello di Gerolstein e dopo aver gustato in questo potentissimo regno le attrattive della civiltà borghese, si vergogna del suo uomo e si dà a una vita immorale, cosicché il suo sposo la vuole uccidere. Tuttavia, su preghiera di Rodolfo, che intanto è salito sul trono dei suoi padri, David acconsente a che Cecily venga rinchiusa vita natural durante in una prigione del granducato di Gerolstein.
Ora, il romanzo di Sue comincia raccontando che “Sua Altezza Serenissima, il Granduca regnante di Gerolstein, Gustavo Rodolfo, viaggia in Francia sotto il nome di conte Düren”, sempre nell’esercizio della sua missione di salvatore di uomini. Nello stesso tempo però soggiorna a Parigi, come Rodolfo, anche Sarah, tuttora non guarita dalla sua brama di impadronirsi della corona di Gerolstein. Per potersi sposare con un certo conte MacGregor, Sarah ha fatto segretamente sparire la bambina sua e di Rodolfo per mezzo del notaio Jules Ferrand, un uomo all’esterno esemplarmente pio, ma nell’intimo diabolico. Il conte MacGregor ora è morto, come per l’appunto la consorte legittima di Rodolfo, defunta senza prole, e la strada per l’ambizione di Sarah è di nuovo aperta. Rodolfo sta appunto scappando lontano da lei, quando vede in un quartiere malfamato un assassino, lo Chourineur o Squartatore, che maltratta una prostituta. Detto fatto, Rodolfo, con le arti pugilistiche imparate da Murph, stende a terra il miserabile, e si guadagna così il cuore di quest’uomo tutto natura e temperamento, e naturalmente anche il cuore della prostituta che ha protetto, Fior di Maria, la quale non è altri che la figlia sua e di Sarah. Se ne vanno tutti e tre in una taverna di delinquanti e stringono completa amicizia; tuttavia Rodolfo se la dà subito a gambe quando arriva Murph con la terribile notizia che Sarah ha trovato le sue tracce e sta arrivando con suo fratello. La coppia infatti appare immediatamente e fa conoscenza con due delinquenti, vale a dire il Maestro di scuola e la Civetta, che Sarah cerca di reclutare come truppe ausiliarie nella sua campagna contro Rodolfo. Ma con l’aiuto dello Chourineur Rodolfo s’impadronisce del Maestro di scuola e, per insegnargli a pregare, lo fa accecare dal medico negro David.
Questo è l’inizio del romanzo, che in questo luogo non è necessario seguire nei suoi ulteriori e non meno avventurosi intrecci. Basterà un accenno. Una parte importante dell’attività redentrice di anime di Rodolfo si svolge in una casa di rue Temple. Qui vive Polidori che nel frattempo è sceso al livello di avvelenatore e inoltre esercita lo sport di procurare aborti. Un piano sotto di lui è organizzato in modo ingegnoso un pied-à-terre che la portinaia Pipelet amministra in qualità di mezzana. In questo appartamento Sarah cerca di attirare, attraverso intrighi indegni, la marchesa d’Harville, segretamente amata da Rodolfo, la quale è nuora dell’uomo che una volta aveva salvato la sovranità del granducato di Gerolstein. E le riesce anche, ma quando l’esordiente peccatrice appare nella casa, con alle calcagna lo sposo, informato da Sarah, anche il soccorrevole Rodolfo è già sul posto e dà a bere a quel povero babbeo di marito che la marchesa è venuta soltanto per aiutare un poverissimo tagliatore di pietre preziose, Morel, che abita sotto il tetto della stessa casa. Questo Morel è l’unico proletario del romanzo e conosce tanto bene la situazione della sua classe da immaginare che il proletariato sarà soccorso non appena la borghesia verrà a sapere quanto esso sia miserabile. La figlia di Morel Luisa, che fa la domestica, viene violentata dal medesimo notaio Jules Ferand che ha sulla coscienza anche il misero destino di Fior di Maria. Per provare i delitti di questo mostro e nello stesso tempo punirlo, Rodolfo fa trasportare la brava Cecily, dalla sua prigione, a Parigi. Ella deve entrare a servizio da Ferrand ed eccitare la sua sensualità fino alla follia, senza però soddisfarla, cosa che Sue dipinge nel modo più raffinato. Quando il notaio ha svelato tutti i suoi segreti, Cecily lo abbandona sghignazzando ed egli muore di una morte miserabile. Prima però egli ha fatto testamento, su ordine di Rodolfo, lasciando il suo patrimonio, illecitamente guadagnato, per scopi di beneficienza, in particolare in favore di una banca dei poveri, direttore della quale deve nominare una vittima della sua cattiveria, l’onesto adoratore della virtuosa Colomba ridente. Accanto a questa banca dei poveri Rodolfo organizza una fattoria modello a Bouqueval, una tenuta di sua proprietà, dove un prete devoto fa distruggere spiritualmente la povera Fior di Maria.
(pubblicata in: Marx, Karl ed Engels, Friedrich (1972). Opere complete IV. 1844-1845, Roma: Editori Riuniti. 1972. pp. 692-693)
sabato, 22 settembre 2007 alle 17:57
Les enfants du paradis, Marcel Carné, 1945: nel 1990 i francesi lo hanno definito il loro miglior film di tutti i tempi. Baptiste (Jean-Louis Barrault), un attore di mimo e teatro popolare, si innamora di Garance, una donna bellissima (Arletty) e la scagiona dall’accusa di aver rubato un orologio mimando la donna, il derubato e il vero ladro (un pezzo di recitazione da togliersi il cappello, non un mimo da prendere a spintoni come fa Nanni Moretti). Il film è un libero adattamento de “I misteri di Parigi” ed è davvero uno dei film più belli di tutti i tempi. I francesi hanno ragione.