Ottava puntata (per la settima, andate qui).
L’ottava regola è (con le mie rudimentali traduzioni del pensiero di Neumeier, che non sempre condivido):
Stay in the dragon pit
Resta nella fossa del drago

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La “fossa del drago” è lo spazio tra ciò che esiste e ciò che potrebbe esistere. È uno spazio pieno di disagio, oscurità e dubbio. I più si getterebbero sulla prima fune gettata loro – ciò che esiste – piuttosto che restare e affrontare i draghi che fanno la guardia a ciò che potrebbe esistere. Ma ciò che potrebbe esistere è il luogo delle idee. Un genio è uno che può sopportare disagio e incertezza per generare quante più idee è possibile.
Il conflitto irrisolto della fossa del drago è in effetti una fonte primaria di energia creativa. Lo spazio tra visione e realtà genera tensione creativa, che può essere risolta soltanto con una nuova idea. Senza tensione creativa, non c’è spinta verso una realtà alternativa. È inevitabile: il risultato dell’assenza di tensione creativa è il solito tran-tran.Un segreto della creatività è quello di tenere le idee allo “stato liquido.” Lasciare che, via via che cozzano l’una contro l’altra, mutino, si trasformino, si combinino. Evita la tirannia del no e l’ingenuità del sì; mantieniti nella speranza del forse. Ci vuole coraggio, soprattutto se la posta è alta. Ma – dice un vecchio proverbio – è nella caverna in cui hai paura di entrare che si nasconde il tesoro che cerchi.
Il pensiero creativo ti chiede di abbandonare il noto e avventurarti nell’ignoto. Farlo è tanto più difficile, quanto più sei esperto nel tuo settore d’attività, nella tua disciplina, nel compito che ti è stato affidato. Il noto è un attrattore, è la posizione di default che attrae il tuo pensiero come un magnete.
Se ti trovi bloccato dalla tua stessa conoscenza, cerca di sbloccarti subito. Chiediti che cosa ti blocca. Ti manca un’informazione? Trovala. Ti manca un’abilità? Sviluppala. Non esiste una soluzione? Avanti, affronta il prossimo drago!