Sto leggendo Il conte di Montecristo di Alexandre Dumas, romanzo celebrato e prototipo del page turner, ma anche soffitta piena di stracci e di tesori, che la tira insopportabilmente per le lunghe, trionfo della divagazione più o meno a sproposito (lo dice anche Umberto Eco, ricordandoci che l’autore era pagato un tanto a rigo).

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Tra le divagazioni ho trovato anche questa opinione sul contributo della scienza alla società che, secondo me, la dice lunga sul posto che essa aveva nel fatuo bel mondo parigino dei tempi di Luigi Filippo: