Giordano, Paolo (2020). Nel contagio. Torino: Einaudi. 2020. ISBN: 9788858434208. Pagine 47. 6,99€.

Non ho letto i romanzi di Paolo Giordano (e non so se lo farò, anche se adesso La solitudine dei numeri primi mi tenta un po’, sebbene le note di copertina me ne allontanino). Avevo molto apprezzato i suoi interventi sul Corriere della sera. Per questo ho letto questo libro, nella (falsa) convinzione che raccogliesse tutte le sue riflessioni sulla Covid-19.
Ma, come spesso mi accade, la fretta è stata una cattiva consigliera. Il volumetto è del marzo 2020, una specie di diario scritto a caldo nei primi giorni della pandemia. Questa circostanza e la brevità del testo lasciano insoddisfatti. Eppure ci sono alcune considerazioni molto belle e interessanti, come questa sulla matematica:
la matematica non è davvero la scienza dei numeri, è la scienza delle relazioni.
E questa sulla complessità:
mentre la realtà diventa sempre piú complessa, noi diventiamo sempre piú refrattari alla complessità.
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