A questo punto, vorrei che fosse chiaro che anch’io – per quello che conta (ma in democrazia conta, eccome) – mi pongo e pongo le stesso domande di Giuseppe D’Avanzo. Rivendico il diritto di porle, per gli organi di informazione e per i singoli cittadini. E rivendico anche il diritto di avere risposte.
E ne aggiungo 2 mie, piccole piccole: perché i dirigenti pubblici “fannulloni” sono obbligati per legge a pubblicare il proprio curriculum, i propri incarichi e la propria retribuzione e il signor Berlusconi querela chi gli pone domande inerenti il suo incarico politico e pubblico? L’essenza della democrazia liberale non consiste nel principio che anche il principe è soggetto alla legge?
(Per i legali di Berlusconi: Sì, queste ultime 2 sono domande retoriche)
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