Statistici per caso

Gli statistici sono considerati, non del tutto immeritatamente, persone noiose. Secondo un prezioso libretto pubblicato alcuni anni fa da Statistics Denmark [Hermann, Anne ed. StatisTics. Copenhagen: Statistics Denmark. 2005):

A statistician is … someone who doesn’t have the personality to be an accountant. [Unknown]

Nondimeno, anche gli statistici hanno le loro mitologie, i loro padri fondatori, i loro grandi uomini.

Uno di questi è lo statistico inglese George E. P. Box (le iniziali stanno per Edward Pelham), nato il 18 ottobre 1919 e (a quanto mi risulta) tuttora vivente. Se parlassi dei suoi contributi alla scienza statistica vi annoierei certamente. Ma Box è famoso anche al di fuori della cerchia degli addetti ai lavori, per avere scritto un frase profondissima nella sua apparente scanzonatezza:

Essentially, all models are wrong, but some are useful [Box, George E. P.; Norman R. Draper (1987). Empirical Model-Building and Response Surfaces, Wiley, p. 424]

George E. P. Box

wikipedia.org

Non che Box avesse mostrato fin dai tempi della scuola una spiccata vocazione per la statistica. Allo scoppio della 2ª guerra mondiale era studente di chimica, ma si arruolò volontario ed entrò nel genio. Come divenne statistico è lui stesso a raccontarlo, in un articolo scritto 70 anni dopo e intitolato, appunto, An Accidental Statistician:

[…] I was moved to a highly secret experimental station in the south of England. At the time they were bombing London every night and our job was to help to find out what to do if, one night, they used poisonous gas.
Some of England’s best scientists were there. There were a lot of experiments with small animals, I was a lab assistant making biochemical determinations, my boss was a professor of physiology dressed up as a colonel, and I was dressed up as a staff sergeant.
The results I was getting were very variable and I told my colonel that what we really needed was a statistician.
He said “we can’t get one, what do you know about it?” I said “Nothing, I once tried to read a book about it by someone called R. A. Fisher but I didn’t understand it”. He said “You’ve read the book so you better do it”, so I said, “Yes sir”.

Ma il caso non aveva ancora finito di giocare con Box, e di fargli incontrare i più grandi statistici dell’epoca: ancora dopo la guerra i suoi superiori la mandano a Cambridge a sottoporre un problema statistico a Ronald A Fisher.

Ronald Fisher

wikipedia.org

Dopo la guerra si lauera all’University College di Londra con Egon S.  Pearson.

Egon Pearson

swlearning.com

Nel 1956 John Tukey lo invita a Princeton per formare e dirigere lo Statistical Techniques Research Group (STRG).

John Tukey

wikipedia.org

Per complicare l’albero genealogico della statistica del 20º secolo, Box sposò la seconda delle 5 figlie di Ronald A Fisher (autrice anche di una biografia del padre, R.A. Fisher: The Life of a Scientist).

Joan Fisher Box

amazon.com

Egon Sharpe Pearson

2 Risposte to “Statistici per caso”

  1. il barbarico re Says:

    Come dimenticare poi che insieme a Peter Whisker è l’inventore di un importante tipo di grafico che da loro prende il nome?

    • borislimpopo Says:

      Sempre voglia di scherzare.
      Ma questa volta non ci sei andato poi troppo lontano, perché il box-plot o box-and-whisker diagram l’ha inventato John Tukey, che l’ha introdotto nel suo libro del 1977, Exploratory Data Analysis.


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