Non so chi abiti, a Roma, al civico 1 di viale del Ciclismo, nel quartiere dell’Eur. Non mi interessa neanche tanto, e dico fin da subito – a scanso di equivoci e di possibili attenzioni poliziesche o giudiziarie – che la mia è una semplice osservazione / considerazione da cittadino che si trova a passare di lì nello svolgimento di attività salutistico-sportive.
Ho immaginato che si tratti (o si trattasse) di una personalità, e più esattamente di una personalità elettiva. Davanti a quella bella palazzina o villa unifamiliare (anche questo lo ignoro, dal momento che oltre alla recinzione metallica e alla siepe, l’abitazione è nascosta alla vista da un’impenetrabile staccionata in pannelli di legno) ha stazionato per mesi, 24 ore su 24, un Defender dei Carabinieri (a volte un diverso mezzo, e non posso escludere che a volte si sia trattato persino della Polizia di Stato). Sempre con il motore acceso. Sempre.
Non so per la verità da quanto tempo, dal momento che la mia attività sportiva, ancorché assidua, è piuttosto recente. Ma che il motore fosse sempre acceso (di notte e d’inverno per il freddo, suppongo; di giorno e d’estate per il caldo; nelle ore e nelle stagioni intermedie per noia o distrazione, chissà) ne sono certo.
Due o tre giorni dopo le elezioni, il mercoledì o il giovedì, la scorta e l’automezzo sono spariti. Naturalmente, mi sono figurato che il nostro sia uno dei tanti non eletti. Ma non ne sono certo e mi rallegro soltanto per l’alleviamento della sua impronta ecologica…
fiammeblu.it
Se vi state chiedendo il perché del titolo di questo post, posso riassumere così (da Wikipedia):
L’espressione eterogenesi dei fini, in tedesco Heterogonie der Zwecke, fu coniata dal filosofo e psicologo empirico Wilhelm Wundt. Con essa si fa riferimento a un campo di fenomeni i cui contorni e caratteri trovano più chiara descrizione nell’espressione «conseguenze non intenzionali di azioni intenzionali».
domenica, 31 marzo 2013 alle 0:19
[…] Eterogenesi dei fini […]