In un articolo di Katrine Dermody pubblicato il 14 maggio 2013 su Globalpost (Six of the world’s weirdest taxes) e ripreso lo stesso giorno da Salon (6 of the world’s weirdest taxes) le tasse più strane del mondo sono queste:

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- La tassa sugli smartphone e i tablet in Francia. In realtà è solo un’ipotesi, allo studio dello staff del presidente Hollande, volta a finanziare la celebrata exception culturelle francese, quella per cui dicono logiciel invece di software.
- La tassa sui superalcolici aromatizzati negli Stati Uniti. La tassa è attualmente di 13,50 US$ per proof-gallon (cioè per l’equivalente in alcol puro per unità di volume), ma se il prodotto è aromatizzato (tipo la vodka al lampone), a parità di gradazione gode di una riduzione d’imposta fino al 2,5%. Pare che Obama voglia cancellare questa anomalia.
- La tassa sulla barba in Russia. Non adesso, ma ai tempi di Pietro il Grande, che era glabro. Chi voleva portare la barba doveva acquistare dallo Stato, una tantum, una placca con incisa la frase «La barba è un inutile orpello».
- La tassa sulle scoregge di mucca nell’Unione Europea. Il metano contenuto nelle flatulenze dei ruminanti è responsabile del 18% dei gas serra a livello globale. Per questo, in molti paesi dell’Unione europea è stata introdotta una tassa sui bovini che varia tra i 18 e i 110 US$ per capo.
- La tassa sulla birra in Israele. Recentemente raddoppiata dal primo ministro Benjamin Netanyahu, da 60 cent a 1,20 US$ a bottiglia.
- La tassa sulle confezioni di cereali senza giocattoli in Canada. In realtà è il contrario: se le confezioni di cereali contengono un omaggio (purché non sia una bevanda alcolica!) sono esentate dalle tasse abituali. L’intento è quello di incentivare i bambini a fare una colazione sana. Evidentemente i canadesi non hanno la Nutella.

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