Raimondo D’Inzeo e il 6 luglio 1960

Il 15 novembre 2013 è morto Raimondo D’Inzeo. Aveva 88 anni, essendo nato a Poggio Mirteto il 2 febbraio 1925. È ricordato soprattutto per la medaglia d’oro alle olimpiadi romane del 1960 (io ero bambino, eppure me ne ricordo); il fratello Piero aveva vinto quella d’argento.

Pochi nascondono la circostanza, nei necrologi di questi giorni, della carica a cavallo che guidò il 6 luglio 1960 a Porta San Paolo a Roma contro le persone che manifestavano contro il governo Tambroni. Però ne parlano come di una piccola macchia, “dolorosa” per lo stesso D’Inzeo (più dolorosi dovettero essere per i manifestanti i colpi inferti con il calcio del fucile, le sciabole inguainate e i frustini). Leggete, per favore, la Repubblica, ex quotidiano di sinistra:

L’impeto, Raimondo D’Inzeo lo mise anche in una occasione per lui dolorosa, quando, come tenente colonnello dei carabinieri a cavallo, dovette caricare i manifestanti contro il governo Tambroni a Porta San Paolo in Roma. Le polemiche che ne seguirono non riuscirono comunque ad intaccare la fama che il cavaliere si era conquistato sui campi di tutti il mondo.

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