Obituary: Edith Piaf (10 ottobre 1963)

Il ritardo del mio convoglio aumenta …

Muore di cancro al fegato, dopo una vita dissoluta e scandalosa. E allora l’arcivescovo di Parigi le nega il funerale religioso. Ma 100.000 parigini seguono comunque il corteo funebre.

Non, je ne regrette rien è l’orgoglioso inno dei perdenti di tutto il mondo, da cantare con le lacrime agli occhi e un nodo alla gola. Ma nelle intenzioni della Piaf era una canzone politica, e di destra se per quello, dedicata alla Legione straniera ai tempi della guerra d’Algeria.

Non, Je Ne Regrette Rien
Non, Rien De Rien, Non, Je Ne Regrette Rien
Ni Le Bien Qu’on M’a Fait, Ni Le Mal
Tout Ca M’est Bien Egal
Non, Rien De Rien, Non, Je Ne Regrette Rien
C’est Paye, Balaye, Oublie, Je Me Fous Du Passe
Avec Mes Souvenirs J’ai Allume Le Feu
Mes Shagrins, Mes Plaisirs,
Je N’ai Plus Besoin D’eux
Balaye Les Amours Avec Leurs Tremolos
Balaye Pour Toujours
Je Reparas A Zero
Non, Rien De Rien, Non, Je Ne Regrette Rien
Ni Le Bien Qu’on M’a Fait, Ni Le Mal
Tout Ca M’est Bien Egal
Non, Rien De Rien, Non, Je Ne Regrette Rien
Car Ma Vie, Car Me Joies
Aujourd’hui Ca Commence Avec Toi

3 Risposte to “Obituary: Edith Piaf (10 ottobre 1963)”

  1. Il barbarico re Says:

    C’è un errore nel testo: chagrins non shagrins.

    Riguardo alla guerra d’Algeria, non è incredibile come poi questa canzone sia stata usata come campione in Nique la police (quella della colonna sonora de L’odio per intenderci).


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