Non mi capita tanto di frequente di incontrare un vocabolo che non conosco: non tanto perché sono colto (anche se statisticamente, senza falsa modestia, lo sono), quanto perché sono in là con gli anni e da quando ne avevo 4 leggo (o, meglio, divoro libri).
Secondo il Vocabolario Treccani online, nel linguaggio medico l’aggettivo oressigeno si riferisce a ciò “che genera appetito.”
È composto della parola greca ὄρεξις «appetito» e del suffisso –geno «che genera, che produce». Naturalmente, ὄρεξις è anche all’origine di anoressia, dove la a- privativa ci spedisce dritti dritti alla mancanza di appetito e addirittura al disgusto per il cibo.