Per ripartire di slancio: caffè o pisolino? | Wired.com

Devi riprendere slancio. Una tazzina o due di caffè o 10-20 minuti di sonno hanno entrambi proprietà ricostituenti. Quale scegliere? Wired Science lo spiega in un articolo definitivo di Vanessa Gregory pubblicato il 6 ottobre. Qui l’originale: Know Whether to Caffeinate or Nap | Wired Science | Wired.com. Sotto azzardo la mia traduzione

Sip or nap?

wired.com / ghirson / Flickr

Hai il mal di testa? Beviti un caffè.
Il caffè è un blando analgesico e facilita l’assorbimento degli altri antidolorifici. Espresso e aspirina: funziona. Ma attenzione: l’eccesso di caffeina può aumentare la frequenza degli attacchi di cefalea.

Vuoi correre più forte? Beviti un caffè.
La caffeina agisce positivamente su velocità e resistenza, con un effetto positivo sulla performance complessiva compreso tra l’1 e il 3%. Per il tuo doping, se sei un dilettante maschio sugli 80 kg come me, ti servirà una tazza e mezza di caffè americano forte un’ora prima della partenza.

Sei imbronciato e di malumore? Beviti un caffè e poi fatti un pisolino.
Una notte insonne può rendere depresso anche un giovane adulto in buona salute. Tanto il caffè quanto il riposo possono migliorare l’umore, ma insieme fanno miracoli. Prima un bel caffè, poi un sonnellino di mezzora: ti sveglierai felice come un fringuello.

Devi prendere un bel voto a un esame? Fatti un sonnellino.
Secondo William Fishbein, psicologo e neuroscienziato alla City University di New York, una pennichella di un’ora è altrettanto efficace di un’intera notte di sonno quando si tratta di immagazzinare memoria dichiarativa, quella più utile per sostenere un esame.

Vuoi giocare d’azzardo? Fatti un sonnellino.
Un altro scienziato, William D. S. Killgore, professore di psicologia ad Harvard, afferma che essere deprivato del sonno è come aver subito un danno cerebrale, in termini di comportamenti e lucidità. La caffeina ti può tenere sveglio alle 2 di notte, ma non ti impedirà di prendere decisioni pessime.

Hai bisogno di una botta di creatività? Fatti un sonnellino.
Gli aneddoti di scoperte fatte nel sonno o al risveglio sono moltissimi: probabilmente perché il sonno REM facilita le connessioni neurali tra disparate. Ti servirà una pennichella di un’ora almeno, però.

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