Il 24 aprile si commemora il genocidio del popola armeno commesso dai turchi.
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Werfel, Franz (1933). I quaranta giorni del Mussa Dagh. Milano: Corbaccio. 2007.
Ho comprato questo vecchio romanzo il 27 gennaio, giorno della memoria, per ricordare il genocidio armeno.
Nell’impero ottomano, verso la fine dell’Ottocento, vivevano circa 2 milioni di armeni, in parte nella loro terra d’origine, l’Armenia, e in parte dispersi nel territorio imperiale dove (cristiani tra i musulmani) si occupavano di agricoltura, artigianato e commercio. Preoccupati di una possibile espansione russa nel Caucaso, il governo ottomano del sultano Abdul-Hamid II incoraggiò tra i curdi (che abitavano una parte dell’Armenia) l’odio anti-armeno. L’inevitabile rivolta armena del 1894 fu repressa nel sangue dall’esercito regolare ottomano e dalle milizie irregolari curde. I villaggi armeni furono distrutti e nel pogrom morirono oltre 50.000 armeni.
Nel 1915, temendo di nuovo un’alleanza tra armeni e russi (nella I guerra mondiale turchi e russi erano avversari) il partito dei Giovani turchi al potere giustiziò 300…
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venerdì, 24 aprile 2015 alle 9:26
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