Tra le molte possibili declinazioni del concetto di essere un loser (o, come traducono nei doppiaggi cinematografici e televisivi, uno sfigato) si potrebbe introdurre questa, a mo’ di compendio: non ho mai sentito dal vivo i Genesis, però ho sentito i Gentle Giant.
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Non che fossero poi malaccio, ma al confronto dei “grandi” del prog inglese, i Gentle Giant stavano nel peloton insieme agli Hatfield and the North cantati da Jonathan Coe in un suo romanzo (‘The Rotters’ Club – tradotto in Italia La banda dei brocchi – che è il titolo del secondo LP del gruppo).