McEwan, Ian (2019). The Cockroach. London: Vintage. 2019. ISBN: 9781473577916. Pagine 103. 6,99€
Ian McEwan ha scritto il suo instant pamphlet sulla Brexit. Non gli è venuto bene, ahimè.
Il riferimento, esplicito, è alla celeberrima Metamorfosi di Kafka. Soltanto che qui non è Gregor Samsa a svegliarsi trasformato in uno scarafaggio dopo una notte di sogni agitati, ma un anonimo scarafaggio residente a Westminster Palace che si sveglia nel corpo del primo ministro britannico Jim Sams.
Dopo un iniziale disagio, in cui scopre con orrore le brutture del corpo umano (solo quattro arti, uno scheletro interno, le lingua in bocca!), Jim scopre di avere ereditato importanti conoscenze umane – da come ci si muove e come si parla, a molte nozioni utili per interagire con gli altri e soprattutto a fare il primo ministro – e soprattutto che gran parte del Governo di sua maestà è composto di scarafaggi trasformati in umani e capaci di comunicare con l’inconscio feromonico (pheromonal inconscious).
Ben presto, il registro passa da Kafka a Swift. La modesta proposta in discussione al Parlamento britannico non è la Brexit, ma il Reversalism, l’idea di invertire il flusso monetario. Non entro nel dettaglio per non rovinarvi la sorpresa – nel caso vogliate leggere a tutti i costi questo romanzetto non riuscito – se non per dirvi che gli oppositori dei reversalist si chiamano clockwiser ela mente corre alla profonda divisione politica che a Lilliput separa i Little-endians dai Big-endians sul modo di rompere le uova.
McEwan ci regala anche un vocabolo greco, perfetto per descrivere il Reversalism (e la Brexit): ἀκρασία, “choosing to act in one’s own very worst interests” (p.83).
C’è qualche sprazzo molto divertente, e McEwan è comunque un maestro della scrittura, ma nel complesso il libretto è gradevole come una bottiglia di spumante lasciata a metà fuori dal frigo.
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Vi lascio comunque con qualche citazione:
[…] Twitter, a primitive version, so he decided, of the pheromonal unconscious. (p.54).
[…] the joy of politics at its purest, which was the pursuit of ends at all costs. (p.70).
There was nothing more liberating than a closely knit sequence of lies. So this was why people became writers. (p.71).
‘You were behind this.’
The PM shrugged. ‘You leaked to the Telegraph.’
‘Ours was all true. But yours!’
‘Ours is true now, Benedict.’ (p.79).Everyone knew that in every single law of physics, except one, there was no logical reason why the phenomena described could not run backwards as well as forwards. The famous exception was the second law of thermodynamics. In that beautiful construct, time was bound to run in one direction only. Then Reversalism was a special case of the second law and therefore in breach of it! Or was it? (p.81).
Would what the scientist said remain true if he’d said it in reverse? (p.82).
The net sum of universal wellbeing will not be reduced. Justice remains a constant. (p.99).
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