In realtà, si tratta di errori molto comuni in tutte le forme di comunicazione scritta, e non soltanto per il curriculum.
Le prime due sono valide anche per l’italiano, le altre valgono soltanto per l’inglese.
- Non usate le forme passive.
Ve lo ricordate, spero, dai tempi di scuola. I verbi transitivi hanno una forma attiva e una passiva. Nella forma attiva l’attenzione è sulla persona che fa un’azione. Nella forma passiva, invece, l’attenzione è sull’oggetto o sulla persona che subisce l’azione. In un curriculum (o anche in una comunicazione scritta che propugna un progetto o un’attività), voi volete attirare l’attenzione del capo su quello che sapete e volete fare. Quindi l’attenzione dev’essere sul soggetto attivo.No: «Il progetto Questoequello è stato realizzato dal mio gruppo.»
Sì: «Il mio gruppo ha realizzato il progetto Questoequello.» - Attenzione alla struttura della frase negli elenchi.
È facile, quando si scrive in forma di elenco o di lista, perderne di vista la struttura. Il risultato è un’impressione di generale sciatteria.No:
• Responsabile di …
• Capo-progetto di …
• Ha guidato il gruppo …Sì:
• È stato responsabile di …
• È stato capo-progetto di …
• Ha guidato il gruppo … - Attenzione alle parole omofone.
In inglese ce ne sono molte, e sbagliarne lo spelling vi qualifica immediatamente come una persona incompetente: non solo perché non sa l’inglese, ma perché non ha neanche il sospetto di poter sbagliare e l’umiltà di andare a controllare. Due cattive qualità che nessuno vorrebbe avere nei suoi collaboratori.
Un esempio? They’re / there / their. Siete sicuri di sapere la differenza e quando usare ciascuna delle 3 forme? - Attenzione alle differenze tra plurali, possessivi e genitivi sassoni.
Facile apparentemente, ma spesso insidioso.
Anche qui pochi esempi:My dogs / My dog’s
It’s relocation / Its relocation.
Qui l’articolo originario: Four mistakes you probably don’t know you’re making in your resume | TechRepublic.
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