So che è una parola di cui tutti conoscete il significato e l’etimologia. Mi serve però per lanciare una nuova categoria di post, quella delle parole abusate.
Cominciamo da quello che dice il Vocabolario Treccani online:
- Cattivo uso, uso eccessivo, smodato, illegittimo di una cosa, di un’autorità: abuso del vino, del fumo, degli alcolici; fare abuso di farmaci, di tranquillanti; abuso della buona fede altrui; reprimere gli abusi; ogni abuso sarà punito.
- per estensione: Atto che faccia uso della forza fisica per recare danno ad altri; violenza: abuso sui minori (nel linguaggio giornalistico, più spesso, abuso di minore), abusi sessuali.
- In particolare, nel diritto, si definiscono abuso varie ipotesi di reato o di illeciti che hanno come elemento comune l’uso illegittimo di una cosa o l’esercizio illegittimo di un potere; per es.: abuso di autorità o abuso di ufficio, delitto commesso dal pubblico ufficiale che abusi dei poteri inerenti alle sue funzioni per recare ad altri un danno o per procurar loro un vantaggio (nella legislazione militare, commette abuso di autorità il superiore che compia atti di minaccia, ingiuria o violenza verso l’inferiore); abuso di autorità contro arrestati o detenuti, delitto contro la libertà personale compiuto dal pubblico ufficiale che sottopone a misure di rigore non consentite dalla legge una persona arrestata o detenuta di cui gli sia affidata la custodia; abuso della credulità popolare, contravvenzione che consiste nel cercare con qualunque impostura di abusare, anche senza fine di lucro, della credulità del pubblico; abuso di distintivo, di titoli o di onori, delitto consistente nel portare abusivamente in pubblico la divisa o i segni distintivi di un ufficio o impiego pubblico, di un corpo politico, o indossare abusivamente l’abito ecclesiastico, o nell’arrogarsi dignità e gradi accademici, titoli, decorazioni o qualità inerenti a pubblici impieghi e uffici o a professioni per le quali occorre speciale autorizzazione dello stato; abuso di foglio in bianco, delitto di chi, al fine di procurare a sé o ad altri un vantaggio o di recare ad altri un danno, abusa di un foglio firmato in bianco, o del pubblico ufficiale che vi scriva o faccia scrivere un atto pubblico diverso da quello ch’era previsto o prescritto; abuso della patria potestà, violazione dei doveri inerenti alla patria potestà, commessa sia esercitando i poteri relativi in modo contrario ai fini della potestà stessa, sia omettendo di adottare i provvedimenti che dovrebbero essere adottati nell’interesse del figlio (attualmente la fattispecie analoga si denomina «decadenza sulla potestà dei figli»); abuso di mezzi di correzione o di disciplina, delitto di chi abusi di mezzi di correzione o di disciplina in danno di una persona sottoposta alla sua autorità (per esempio, figli minori) o a lui affidata per ragioni varie (educazione, vigilanza, custodia, ecc.); abuso edilizio, intervento edilizio realizzato in assenza di una preventiva autorizzazione o in contrasto ad essa.
Tutti e tre i significati sono rilevanti per la categoria che mi accingo a introdurre: le parole abusate sono prima di tutto usate malamente e impropriamente, ma sono anche sottoposte a un trattamento ingiusto e violento, solo che ce le immaginiamo personificate. Ma a ben pensare, a subire il trattamento ingiusto e violento siamo noi che le ascoltiamo o le leggiamo. Ed è vero anche che chi le usa in questo modo commette un abuso nella terza accezione del termine, forse meno grave dell’abuso d’ufficio e d’autorità, ma molto più frequente.
Lo so, è un esercizio di pedanteria.

wikipedia.org / Draper, Ulysses and the Sirens
giovedì, 19 luglio 2012 alle 15:51
[…] prima delle parole abusate, senza che ve ne sia un motivo particolare, se non l’averla sentita ossessivamente oggi in […]