Il senso di Montecristo per la scienza

Sto leggendo Il conte di Montecristo di Alexandre Dumas, romanzo celebrato e prototipo del page turner, ma anche soffitta piena di stracci e di tesori, che la tira insopportabilmente per le lunghe, trionfo della divagazione più o meno a sproposito (lo dice anche Umberto Eco, ricordandoci che l’autore era pagato un tanto a rigo).

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Tra le divagazioni ho trovato anche questa opinione sul contributo della scienza alla società che, secondo me, la dice lunga sul posto che essa aveva nel fatuo bel mondo parigino dei tempi di Luigi Filippo:

«Veramente – disse Montecristo, – quei signori che vedo laggiù sono delle celebrità? Non l’avrei mai creduto! E di quale specie? Ci sono celebrità di ogni specie, come sapete».
«Innanzitutto c’è uno scienziato, quel gran signore secco: ha scoperto nella campagna romana una varietà di lucertola che ha una vertebra in più delle altre, ed è tornato per informare l’Institut della sua scoperta. La cosa è stata contestata a lungo, ma alla fine ha vinto lui. La vertebra aveva fatto grande scalpore nel mondo scientifico; il gran signore secco era soltanto cavaliere della Legion d’onore, è stato nominato ufficiale».
«Alla buon’ora! – disse Montecristo, – ecco una croce ben meritata! Quindi se trova una seconda vertebra lo faranno commendatore?»
«È probabile» disse Moncerf.
[Dumas, Alexandre (1844). Il conte di Montecristo (Le Comte de Monte-Cristo: trad. Lanfranco Binni). Milano: Garzanti. 2011. pos. Kindle 13590]

L’Institut di cui si parla è l’Institut de France, costituito il 25 ottobre 1795 e comprensivo di 5 accademie: l’Académie française, fondata nel 1635; l’Académie des inscriptions et belles-lettres, fondata nel 1663; l’Académie des sciences, fondata nel 1666; l’Académie des beaux-arts, fondata nel 1803; l’Académie des sciences morales et politiques, fondata nel 1795.

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L’uomo oggetto del pettegolezzo tra Montecristo e Moncerf è realmente esistito. Si tratterebbe di Étienne Geoffroy Saint-Hilaire, che non meritava proprio di cadere sotto i colpi delle ironie dei due personaggi e, sotto sotto, dello stesso Dumas: ancorché lamarckiano. i suoi studi di anatomia comparata hanno dato un contributo importante alle teorie dell’evoluzione. Fu nominato ufficiale della Legion d’onore il 29 aprile 1838; pur avendo vissuto ancora 6 anni, commendatore non lo divenne mai.

In compenso, fu notato da Goethe e aderì alle sue teorie contro quelle di Georges Cuvier anche Honoré de Balzac, che gli dedicò Papà Goriot e che scrive nell’avant-propos de La commedia umana:

Ce serait une erreur de croire que la grande querelle qui, dans ces derniers temps, s’est émue entre Cuvier et Geoffroy Saint-Hilaire, reposait sur une innovation scientifique […]. La proclamation et le soutien de ce système, en harmonie d’ailleurs avec les idées que nous nous faisons de la puissance divine, sera l’éternel honneur de Geoffroy Saint-Hilaire, le vainqueur de Cuvier sur ce point de la haute science, et dont le triomphe a été salué par le dernier article qu’écrivit le grand Goethe.

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