Barabási , Albert-László (2018) – The Formula: The Universal Laws of Success. New York NY: Little, Brown and Co. ISBN: 9780316505475. Pagine 321. 9,99 €.
![The Formula: The Universal Laws of Success (English Edition) di [Barabási, Albert-László]](https://images-eu.ssl-images-amazon.com/images/I/41XnuQbUXHL.jpg)
Seguo Barabási da quando uscì Linked nel 2003 (il libro mi era piaciuto tantissimo, e ha ispirato un mio duraturo interesse per la network analysis e anche qualche sua applicazione scientifica e analitica). Con un po’ meno di entusiasmo, ma sempre con molto interesse, avevo poi letto Bursts: l’ho recensito qui, dove do conto delle mie perplessità.
Se possibile, questo The Formula mi ha lasciato ancora più perplesso. Barabási e il suo gruppo studiano la scienza del successo (anzi, the Science of Success: proprio così, maiuscole e tutto, e senza nemmeno scoppiare a ridere sùbito dopo). E il libro presenta i risultati cui sono pervenuti: niente meno che le leggi universali del successo. Scusate se è poco.
In effetti, Barabási dice di rifuggere dagli aneddoti e di volersi distaccare dagli innumerevoli libri di self-help che affollano gli scaffali di management delle librerie. È proprio convinto di avere scoperto cinque leggi scientifiche, universali. Ma poi racconta, racconta… Certamente bene: Barabási ha talento per questo. E le leggi le espone, e le commenta, e le arricchisce di aneddoti spesso gustosi. Racconta le ricerche fatte da lui e dal suo gruppo; racconta il quando e il come dei momenti “eureka”, le false partenze e il lieto fine. Quello che non ho trovato è la “divulgazione” o, meglio, la “comunicazione della scienza”. Le 5 leggi universali sembrano davvero “consigli” da libro di self-help, e non leggi scientifiche. E – anche se in nota ci sono riferimenti alla letteratura scientifica a sostegno di queste tesi – la trattazione è esortativa, se non “motivazionale”.
A questo punto vi sarete incuriositi. Eccovi le cinque leggi:
- Performance drives success, but when performance can’t be measured, networks drive success.
- Performance is bounded, but success is unbounded.
- Previous success x fitness = future success.
- While team success requires diversity and balance, a single individual will receive credit for the group’s achievements.
- With persistence success can come at any time.
Una curiosità: non sapevo che tandem in inglese si potesse usare anche per più persone, non soltanto due (“[…] six key collaborators: […] They work in tandem” – p. 178)
Barabási è bravo e quindi, nonostante tutto, il libro è ricco di spunti interessanti:
Seemingly, it’s the last person who makes a discovery that really matters, not the first. (p. 24)
Context matters when we assess value. (p. 60)
The Duchampian reality is that these cues shape our perception, frame our understanding, and set the market price. (p. 62)
[…] the bigger the team was, the more lopsided were the individual contributions to the final product. […] The more they were dominated by a single leader, the more successful they were. (p. 184; il corsivo è dell’autore)
[…] female economists pay an enormous penalty for collaborating. To be clear, men pay no price for collaborative work. They can work alone, in partnerships, or in groups, and their chances of tenure will remain the same. Women, on the other hand, collaborate at their own peril. From a tenure perspective, if you’re a female economist publishing with men, you might as well not publish at all. (p. 214; i corsivi sono dell’autore)
Success wanes because everything ages, falling victim to an “attention economy.” (p. 238)