Cimici rossonere

Quest’estate, i muri esterni della vecchia casa di famiglia in campagna erano letteralmente infestati da piccoli insetti dalla curiosa livrea.

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Questo curioso insetto porta il nome scientifico Pyrrhocoris apterus e si chiama in italiano “cimice rossonera” (immagino che i motivi siano ovvi) e in inglese “firebug”. Si nutre della linfa delle piante, facendo anche danni seri, ma è innocua per l’uomo. Come dice il suo nome latino, è priva di ali.

Quella che vedete qui è la forma adulta. Da piccolo ha una forma diversa (e meno vistosa), detta neanide, tutta rossa con un’unica macchia nera vicino alla testa. Non è raro (come sui muri di casa mia) vederne grandi concentrazioni.

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Una peculiarità della cimice rossonera è l’accoppiamento, che dura dalle 12 ore ai 7 giorni. Insomma, sarebbero insetti tantrici, come disse di esserlo qualche anno fa Sting (ma poi mi pare abbia smentito). Poiché i due restano attaccati coda a coda (per così dire), uno dei due è il capo e l’altro è costretto ad andare all’indietro per tutto il tempo: non so onestamente se sia il maschio o la femmina o se facciano i turni. Ma questi tandem sono abbastanza curiosi …

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Naturalmente non posso resistere alla tentazione di chiamare cimici rossonere, d’ora in poi,  anche gli odiati cugini calcistici: cui auguro, a proposito, che Ibrahimović dia un apporto comparabile a quello che, in un frangente simile, diede alla squadra Ronaldo.

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