Il buono, il brutto, il cattivo e il suonatore di kora

Poco più di un pretesto, per fare ascoltare insieme musiche apparentemente disparate (ma su questo, un gioco bellissimo è quello che fa 6gradi, la trasmissione di Rai radio3 di Paola De Angelis e Luca Damiani).

Cominciamo dal celeberrimo tema scritto da Ennio Morricone per Il buono, il brutto e il cattivo di Sergio Leone. Qui l’ascoltiamo come lo si ascolta, per la prima volta, nei titoli di testa del film:

Wikipedia ne parla così:

La colonna sonora del film fu composta da Ennio Morricone, frequente collaboratore di Leone (con il quale fu anche compagno di classe in terza elementare), le cui caratteristiche composizioni, contenenti spari, fischi (di Alessandro Alessandroni) e jodel, contribuiscono a ricreare l’atmosfera che caratterizza il film. Il motivo principale, assomigliante all’ululato del coyote, è una melodia composta da due note, divenuta molto famosa. Essa viene utilizzata per i tre personaggi principali del film, con un differente strumento usato per ognuno: flauto soprano per il Biondo, l’arghilofono del maestro Italo Cammarota per Sentenza e la voce umana per Tuco. Questo motivo si ripropone durante tutto il film, senza però mai annoiare né risultare scontato: Leone e Morricone la ripropongono solo nei momenti appropriati, rendendo memorabili le scene. Il tema, ricorda Morricone, era stato realizzato in modo molto bizzarro:

«Quando dirigo il pezzo in concerto, gli ululati di coyote che danno il ritmo ai titoli del film sono realizzati di solito col clarinetto. Ma nella versione originale adottai soluzioni molto più inventive. Due voci maschili cantavano sovrapponendosi l’una con l’altra, una gridando A e l’altra E. Gli AAAH ed EEEH dovevano essere eloquenti, per imitare l’ululato dell’animale ed evocare la ferocia del selvaggio West.»

Ed ecco, appunto, la versione da concerto:

Continua Morricone:

«Ne Il buono, il brutto, il cattivo, ogni personaggio aveva un suo tema musicale. Era anche una sorta di strumento musicale che interpretava la mia scrittura. In questo senso, giocavo molto con armonie e contrappunti… Mettevo in scena la carta stradale di tre esseri che costituivano un amalgama di tutti i difetti umani… Avevo bisogno di diversi crescendo e momenti spettacolari capaci di conquistare l’attenzione e che tuttavia si accordassero con lo spirito generale della storia. Per cui la musica assunse un’importanza centrale. Doveva essere complessa, con umorismo e lirismo, tragedia e barocco. La musica diventava anche un elemento della storia. Era il caso della sequenza del campo di concentramento. Un’orchestra di prigionieri deve suonare per soffocare le urla dei torturati. In altre parti del film, la musica accompagnava improvvisi cambiamenti di ritmo, come quando la carrozza fantasma appare dal nulla in mezzo al deserto. Volevo anche la musica diventasse a tratti un po’ barocca. Non volevo che si limitasse alla ripetizione del temi di ogni personaggio – una sottolineatura. In ogni caso, feci suonare parte della musica sul set. Creava l’atmosfera della scena. Le interpretazioni ne erano decisamente influenzate. A Clint Eastwood questo metodo piaceva molto.»

Il tema di Morricone è abbastanza bizzarro da invitare strani compagni di letto. Uno inaspettato è John Zorn, che ne ha inciso un frammento nel 1987. Lui stesso racconta la storia nelle note di copertina del disco:

This track is a freak. In April of 1987 I got a call from a representative of the McCann Erikson Advertising Agency who was putting a bew presentation for Camel cigarettes in South East Asia. They were looking for a new approach in arranging the Camel theme son “The Good, the Bad and the Ugly” which they’d been using for years, and had already commissioned a reggae band, a jazz group and a classical string quartet. God knows what they thought I would come up with, but needless to say, after I delivered my track I never heard from them again. That’s show biz! I still wonder which one they picked …

Zorn ha scritto l’arrangiamento ma non suona. La band è spettacolare:

  • Robert Quine – guitar
  • Bill Frisell – guitarF
  • Fred Frith – bass
  • Wayne Horvitz – hammond organ
  • David Weinstein – keyboards
  • Carol Emanuel – harp
  • Robert Previte – drums, percussion, vocal

A questo punto a voi, come a me, sarà venuta una curiosità: il tema di Il buono, il brutto e il cattivo usato per la pubblicità delle Camel? Davvero? Non mi ricordo. Forse si spiega con il fatto che in Italia la pubblicità alle sigarette non si è mai potuta fare. Cioè, la pubblicità diretta, perché siamo pur sempre in Italia, il paese di “fatta la legge, trovato l’inganno.”

Infatti:

Ma il compagno di letto più curioso è il grande virtuoso maliano di kora Toumani Diabaté, che nel suo brano Cantelowes (dall’album The Mande Variations) fa un omaggio a Morricone. Ascoltate.

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