Il 4 luglio 1862, 150 anni fa esatti, un gruppetto di amici fa una gita in barca da Oxford a Godstow, dove si ferma per un picnic sulla riva. Sono della partita il giovane matematico Charles Dodgson (meglio noto come Lewis Carroll), il suo amico Rev. Robinson Duckworth e le 3 sorelline di un altro amico, Harry Liddell: Edith (8 anni), Alice (10) e Lorina (13).
Lorina si fa pipì addosso: no, questa è un’altra storia, ma il calembour era irresistibile, mi è scappato (e 2).
Dodgson ha il compito di intrattenere le sorelline e si inventa una storia, con Alice protagonista. Entusiasta, Alice la vuole per iscritto: dopo qualche giorno Dodgson le manda un manoscritto intitolato Alice’s Adventures Under Ground.

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La foto sopra è del 1859 (3 anni prima) e Alice è quella di destra con la frangetta.
Incoraggiato a pubblicare la storia da altre reazioni positive, Dodgson la amplia fino a raddoppiarne le dimensioni (è in questa seconda versione che vengono inseriti il tè del Cappellaio matto e il gatto del Cheshire) e cambia il titolo in quello che conosciamo (Alice’s Adventures in Wonderland). Per le illustrazioni di John Tenniel, Dodgson propone come modello non Alice (che, come avete visto, è bruna) ma la bionda Mary Hilton Badcock, un’altra delle sue giovani amiche. Ma in realtà pare che Tenniel non abbia usato neppure lei come modello.

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La mia copia di Alice (un consunto paperback Penguin) viene dalla libreria Shakespeare & Co. di Parigi.
Grazie, ancora una volta, a Brain Pickings.
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