Neofita salutista, ho fatto una passeggiata nel piovigginoso crepuscolo milanese per smaltire gli eccessi natalizi.
Ho incontrato poche persone, come era da aspettarsi. Esperto in pattern recognition, le collocherei in 4 categorie principali:
- Salutisti inveterati: io sono un passeggiatore dilettante, i veri salutisti corrono sotto la pioggia in scarpette e pantaloncini, concedendosi soltanto una cuffia di lana o di pile calcata sugli occhi. Pericolosi, perché sbandano per la stanchezza e seguono traiettorie erratiche.
- Passeggiatori di cani, in proprio o per conto terzi. Ho incontrato anche una coppia che spingeva nella penombra e nella pioggia un passeggino incellofanato: outlier e outsider, direi.
- Extracomunitari estranei alle tradizioni natalizie: prevalentemente nordafricani e cinesi, nelle strade milanesi in cui mi sono spinto.
- Tabagisti inveterati conviventi con persone talmente intolleranti al loro vizio da proibire anche il balcone.
Un microcosmo di sfigati. Io passavo di lì per caso.