Neofita salutista, ho fatto una passeggiata nel piovigginoso crepuscolo milanese per smaltire gli eccessi natalizi.
Ho incontrato poche persone, come era da aspettarsi. Esperto in pattern recognition, le collocherei in 4 categorie principali:
- Salutisti inveterati: io sono un passeggiatore dilettante, i veri salutisti corrono sotto la pioggia in scarpette e pantaloncini, concedendosi soltanto una cuffia di lana o di pile calcata sugli occhi. Pericolosi, perché sbandano per la stanchezza e seguono traiettorie erratiche.
- Passeggiatori di cani, in proprio o per conto terzi. Ho incontrato anche una coppia che spingeva nella penombra e nella pioggia un passeggino incellofanato: outlier e outsider, direi.
- Extracomunitari estranei alle tradizioni natalizie: prevalentemente nordafricani e cinesi, nelle strade milanesi in cui mi sono spinto.
- Tabagisti inveterati conviventi con persone talmente intolleranti al loro vizio da proibire anche il balcone.
Un microcosmo di sfigati. Io passavo di lì per caso.
martedì, 25 dicembre 2012 alle 21:02
che facevi a Milano?
(ho fatto due passi con moglie e suocero, ma non rientravamo in nessuna di queste categorie. È anche vero che siamo in periferia)
mercoledì, 26 dicembre 2012 alle 12:37
Mamma anzianotta residente in zona Fiera. Naturalmente le mie categorie non erano né esaustive né rigorose: tu sei un matematico, io una specie di statistico (cioè, come si dice, un matematico broken down by sex and age).