Ma vi mancava poi così tanto, il morbillo?

Di tutte le cose dei bei tempi andati che rimpiangete, era proprio il morbillo quella che vi mancava di più?

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Se è così siete fortunati, perché a New York è tornato. Non sono io a pormi la domanda retorica, ma un articolo del pediatra Russell Saunders pubblicato su The Daily Beast il 13 marzo 2014: Thanks, Anti-Vaxxers. You Just Brought Back Measles in NYC.

Riassumo (tra parentesi quadra alcune mie integrazioni). Poi, chi vuole, va a leggersi l’originale:

Probabilmente le malattie infettive non sono in cima alla classifica delle cose di cui hai nostalgia.

Ma se per caso sei uno che spera tornino i vecchi tempi, quando il morbillo era una minaccia per la salute pubblica, ho una buona notizia per te. Il movimento anti-vaccini ce lo sta riportando.

In questi giorni, a New York sono stati segnalati molti casi. Nel 2000 le autorità sanitarie avevano dichiarato che la malattia era stata del tutto debellata negli Stati Uniti, ma nel 2013 ci sono stati 189 casi. Un record: altri casi sono segnalati in altre aree metropolitane, come Boston.

Non è una cosa da prendere sottogamba. Il morbillo è molto contagioso [ha un indice di contagiosità del 97-98%]. È causato da un virus [il Paramyxovirus]. Non ci sono cure farmacologiche specifiche. Si presenta con una combinazione di esantema, febbre molto elevata [39-40 °C], raffreddore e tosse. La maggior parte dei pazienti guarisce dopo un periodo di malattia spiacevole ma breve. Ma in un paziente su mille interviene come complicazione un’encefalite [il 15% di chi è colpito da questa complicazione muore; la metà ha danni cerebrali permanenti. Altre complicazioni di minore gravità sono l’otite nel 10% dei casi, la broncopolmonite nel 5-7% dei casi e una panencefalite subacuta sclerosante che può comparire anche ad anni di distanza e ha carattere degenerativo, anche se per fortuna è rarissima: 1 caso su 100.000: fonte Ministero della salute].

[…] Il morbillo sembrava scomparso: per questo i genitori americani sono poco sensibili ai rischi di morte o disabilità permanente dei loro figli che il morbillo comporta.

[…] Una decina d’anni fa il morbillo era scomparso e quest’anno registriamo molti ricoveri: come mai? Per un’ondata di isteria sulla sicurezza e l’efficacia del vaccino. Basata sul nulla.

Non c’è nessuna controversia scientifica sulla sicurezza del vaccino. Lo studio che [nel 1998!] ipotizzava una connessione tra il vaccino MMR [morbillo orecchioni rosolia] è stato ritirato da The Lancet. Non c’è nessuna evidenza scientifica contro la somministrazione del vaccino a individui sani.

Eppure si continua a rifiutare la vaccinazione. Chi rifiuta la vaccinazione è refrattario a qualunque informazione contraddica la sua opinione preconcetta [abbiamo visto un fenomeno simile a proposito dell’opposizione al wifi in una scuola lombarda]. Perché, si chiede qualche organo di stampa, ce l’avete tanto con il movimento anti-vaccinazioni?

La spiegazione è semplice e alla portata di tutti: il movimento anti-vaccinazioni è responsabile del ritorno di malattie infettive già debellate. Se delle persone, dei bambini si ammalano, la responsabilità è solo del movimento anti-vaccinazioni. Se la parola “epidemia” compare sulle testate dei giornali da una costa all’altra del paese è solo colpa loro.

Sostengono di fare una scelta individuale, o limitata alla propria famiglia. Ma non è così: minacciano di far ammalare anche tutti gli altri. Quando rifiuti di far vaccinare il tuo bambino, stai dando il tuo contributo a peggiorare una crisi che investe la salute nazionale. È così, punto. Non serve negare o cercare di indorare la pillola.

Fin qui Russell Saunders. Aggiungo qualche informazione per i lettori italiani (e questa volta spero che siano tanti):

  1. Le informazioni sul morbillo del nostro Ministero della salute le trovate qui.
  2. «Il morbillo è soggetto a notifica obbligatoria e rientra nelle malattie di classe II. Inoltre, in accordo con le indicazioni contenute nel Piano nazionale per l’eliminazione del morbillo e della rosolia congenita 2003-2007, nell’aprile 2007 è stato istituito il sistema di sorveglianza speciale del morbillo. Il nuovo sistema di sorveglianza prevede la segnalazione alle Asl, da parte del medico, entro 12 ore dal sospetto di un caso di morbillo, la conduzione di una indagine epidemiologica da parte della Asl, la conferma della diagnosi attraverso appropriate indagini di laboratorio, la compilazione di un modulo standard, e la sua trasmissione immediata al ministero della Salute e al Centro nazionale di epidemiologia, sorveglianza e promozione della salute (Cnesps) dell’Istituto superiore di sanità.» [Ministero della salute: Antonietta Filia – reparto Epidemiologia delle malattie infettive, Cnesps-Iss]
  3. I dati del 2002, quando in Italia abbiamo avuto una piccola epidemia di morbillo: 40.000 bambini malati. Oltre 600 ricoveri ospedalieri. 15 encefaliti. 6 decessi. Evitabili.
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