Boatti, Giorgio (2014). Un paese ben coltivato: Viaggio nell’Italia che torna alla terra e, forse, a se stessa. Roma-Bari: Laterza. 2014. ISBN: 9788858111987. Pagine 269. 10,99 €

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Nella personalissima classifica dei miei interessi, l’agricoltura non occupa una posizione particolarmente elevata: forse perché da bambino ho trascorso in campagna periodi abbastanza lunghi (e abbastanza costellati da disavventure più o meno grandi, tra le quali una disastrosa caduta in bicicletta in un fosso pieno di ortiche, che mi fece decidere e affermare a cinque anni che io non ero un “campagnuolo”), forse perché – per quanto io non sia, della razza mia, il primo che ha studiato (per parafrasare il poeta) – le distanze dal mondo contadino non sono abbastanza grandi per tingerlo d’azzurro, color di lontananza (oggi mi ha preso così).
E allora perché ho comprato e letto questo libro? Un po’ per averlo iniziato su Il Post, che ne proponeva il primo capitolo (se volete potete farlo anche voi cliccando qui), un po’ perché devo occuparmi di agricoltura professionalmente (ho faticato a non scrivere: sono costretto a occuparmi) e tanto vale farlo con un libro promettente.