Green Book

Green Book (Green Book), 2018, di Peter Farrelly, con Viggo Mortensen, Mahershala Ali, Linda Cardellini.

Viggo Mortensen and Mahershala Ali in Green Book (2018)
imdb.com

Non so se questo è quello che adesso si chiama dramedy. So che tratta con estrema leggerezza un argomento difficile e drammatico, quello della segregazione razziale nel sud degli Stati Uniti all’inizio degli anni Sessanta.

Ci sono momenti molto divertenti, che ne alleggeriscono alcuni drammatici. Nel complesso, la vicenda è un crescendo di emozione e di tensione, ma il confronto tra i due protagonisti e le figure tracciate dagli attori (soprattutto da Viggo Mortensen, ma anche Mahershala Ali è bravissimo) garantiscono il sorriso, nonostante qualche caduta nel caricaturale.

Viggo Mortensen è incredibilmente bravo, al limite del virtuosismo. Chi lo ricorda soprattutto per il ruolo di Aragorn (figlio di Arathorn) nella trilogia del Signore degli anelli stenterà a riconoscerlo. Anche ingrassato, invecchiato e spelacchiato, la sua prova è superlativa.

Per chi, come me, ha visto il film in versione originale con i sottotitoli (al Nuovo Sacher di Roma), è ancora più sorprendente che Mortensen – nato a Manhattan da padre danese, e con doppia cittadinanza statunitense e danese – reciti con tanta maestria con uno spiccato accento italo-americano.

Bellissima la colonna sonora.

Anche questo è un film da vedere.