Le invisibili (Les invisibles), 2018, di Louis-Julien Petit, con Patricia Mouchon, Khoukha Boukherbache, Bérangère Toural e altre.

Una delicata commedia – inaspettato campione d’incassi in Francia – tratta con delicatezza e humour un tema difficile, quello delle donne senza dimora.
Qualcuno storcerà il naso di fronte all’ottimismo del film di fronte a un tema così complesso e lungi dall’essere risolto: la soluzione percorsa nella storia non è definitiva e difficilmente potrebbe essere generalizzata. Ma osservo che questa è un’opera narrativa, non un documentario. Chi volesse, per l’appunto, documentarsi può fare riferimento al lavoro sul campo di Claire Lajeunie, che ha dedicato un libro (Sur la route des invisibles. Femmes dans la rue) e un documentario (Femmes invisibles, survivre dans la rue) alle donne senza dimora di Parigi, e che ha ispirato questo film, cui ha collaborato.
Il film è girato nel Nord della Francia, una delle regioni più povere del paese, tra Tourcoing (a nord di Lille) e Anzin (vicino a Valenciennes).
Bravissime le attrici, in parte professioniste (Audrey Lamy, Noémie Lvovsky e Corinne Masiero) ma per lo più non professioniste con un passato reale di vita per la strada.
Vivamente consigliato.
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