Lo si sente pronunciare in molti modi, ma il Vocabolario Treccani non ha dubbi: ognuno fa un po’ come diavolo gli pare, in uno spirito sinceramente bipartisan.
bipartisan ‹baipàrtisän› agg. ingl. [comp. di bi- e partisan partigiano; propr. «partigiano di entrambe le parti in contrasto»] (in ital. pronunciato comunem. ‹bipàrtisan›). – Nel linguaggio politico e giornalistico, di persona, istituzione, movimento, ecc., che è accettato da entrambe le parti politiche in contrasto o che è disposto ad assumere le difese dell’una e dell’altra.
Il sito americano αlphadictionary ci informa su qualche altro punto rilevante:
- La pronuncia è questa.
- La “s” va pronunciata [z]: per questo un errore di spelling comune è scrivere “bipartizan”.
- La parola è stata introdotta nel linguaggio politico americano all’inizio del XX secolo, aggiungendo il prefisso bi- alla parola esistente partisan.
- Partisan è arrivata all’inglese a metà del XVI secolo (ci informa l’OED) attraverso il francese dall’italiano partigiano. Questa parola viene prevedibilmente dal latino pars, che a sua volta deriva – un po’ più imprevedibilmente – dal sanscrito purtam “ricompensa” e dalla radice ittita parshiya- “frazione, parte”.
Nell’uso italiano, secondo l’Accademia della crusca, la parola è attestata per la prima volta nel 1994:
Il termine bipartisan rivela la sua origine anglosassone non soltanto nella forma, accolta fedelmente in italiano, ma anche nel significato che rimanda al tradizionale sistema bipartitico di stampo anglosassone. In italiano è comparso quando si è cominciato a delineare un sistema politico bipolare favorito dal passaggio dal sistema elettorale proporzionale a quello maggioritario.
martedì, 7 agosto 2012 alle 23:39
[…] quando ieri (6 agosto 2012) si sono scatenate le reazioni tedesche (bipartisan) alle dichiarazioni di Mario Monti e le contro-reazioni italiane (altrettanto bipartisan), le […]