Perché depilarsi il pube non è una buona idea

La considerazione ovvia è che se abbiamo peli all’inguine e sotto le ascelle significa che questo comporta un vantaggio evolutivo (chi era glabro è morto lasciando meno discendenti). Eppure la pubblicità li chiama “peli superflui” e si spendono milioni per radersi o farsi la ceretta.

Ora un medico suggerisce che la guerra al pelo pubico deve cessare e ammonisce contro i rischi della depilazione. La depilazione, infatti, con qualunque mezzo sia effettuata, comporta microscopiche lesioni, aprendo una possibile strada a molti patogeni. Inoltre, il pelo pubico ha una funzione importante nel segnalare la maturità sessuale e protegge dalle frizioni e irritazioni cui inguini e ascelle sono esposti. L’irritazione si accompagna spesso all’arrossamento e al sudore, creando un ambiente di coltura favorevole ai funghi (infezioni micotiche), ai batteri (soprattutto lo streptococco, lo stafilococco aureo e il suo pericoloso cugino resistente alla meticillina – MRSA) e all’herpes genitale.

Una Risposta to “Perché depilarsi il pube non è una buona idea”

  1. Jesse Bering – Why Is the Penis Shaped Like That?: And Other Reflections on Being Human « Sbagliando s'impera Says:

    […] 76 percent of a sample of 235 female undergraduates from Australia reported having removed their pubic hair at some point in their lives. Sixty-one percent currently did so, and half of this sample said that […]


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