The Onion, quotidiano e sito satirico statunitense, ha nominato Kim Jong-Un, leader della Repubblica Democratica Popolare di Corea, il più sexy uomo vivente, per la devastante bellezza, il viso tondo, il fascino da ragazzo, il fisico robusto: il sogno realizzato di ogni donna al mondo.
Guardare per convincersene.
onion.com
Il bello è che The People’s Daily, un quotidiano in lingua inglese pubblicato dal Governo cinese (il cui sito è al momento chiuso!), ha preso la notizia sul serio e ha immediatamente pubblicato uno special con 55 foto di Kim, per mostrare a tutti il suo lato «carino e coccoloso» (cute and cuddly).
The Onion is proud to announce that North Korean supreme leader Kim Jong-un, 29, has officially been named the newspaper’s Sexiest Man Alive for the year 2012.
With his devastatingly handsome, round face, his boyish charm, and his strong, sturdy frame, this Pyongyang-bred heartthrob is every woman’s dream come true. Blessed with an air of power that masks an unmistakable cute, cuddly side, Kim made this newspaper’s editorial board swoon with his impeccable fashion sense, chic short hairstyle, and, of course, that famous smile.
“He has that rare ability to somehow be completely adorable and completely macho at the same time,” Onion Style and Entertainment editor Marissa Blake-Zweibel said. “And that’s the quality that makes him the sort of man women want, and men want to be. He’s a real hunk with real intensity who also knows how to cut loose and let his hair down.”
Added Blake-Zweibel, “Ri Sol-ju is one lucky lady, that’s for sure!”
With today’s announcement, Kim joins the ranks of The Onion’s prior “Sexiest Man Alive” winners, including:
2011: Bashar al-Assad
2010: Bernie Madoff
2009: Charles and David Koch (co-winners)
2008: Ted Kaczynski
2007: T. Herman Zweibel
The Onion’s commemorative “Sexiest Man Alive” issue will be available on newsstands everywhere this Friday and contains a full 16-page spread on Kim.
UPDATE: For more coverage on The Onion‘s Sexiest Man Alive 2012, Kim Jong-Un, please visit our friends at the People’s Daily in China, a proud Communist subsidiary of The Onion, Inc. Exemplary reportage, comrades.
Di solito non intervengo su argomenti di attualità, ma oggi una cosa la vorrei dire: se il “nuovo” che dovremmo scegliere è soltanto un viso o un nome nuovo, mentre i metodi e i modi di fare politica restano vecchi, la cosa non mi interessa.
wikimedia.org/wikipedia/commons
Forse non ero attentissimo, ma mi pare che le regole siano state decise in un consesso cui Renzi e i suoi sostenitori non parteciparono (rinunciando in questo modo a “migliorare” le regole nella direzione che gradivano), ma che siano state accettate da tutti i candidati, con maggiore o minore entusiasmo.
Le regole sono state tempestivamente pubblicate e sono ancora lì per essere lette da chi vuole. Tendo a dare per scontato (ma forse sono pronto a essere rottamato anch’io) che se erano valide prima del ballottaggio – che prevedono e regolano esplicitamente – lo debbano essere anche dopo che l’eventualità del ballottaggio è diventato una certezza. Perché il viziaccio di cambiare le regole durante la partita è un comportamento scorretto che abbiamo attribuito alla destra e ha contribuito a disgustarci della politica.
Non è vero, come scrive Luca Sofri su Il Post (Sulle regole delle primarie per il ballottaggio) che «[n]on si sta parlando di “cambiare le regole in corsa”, come si dice alludendo alla scorrettezza di applicare regole diverse in diversi momenti di una gara. Si sta parlando di cambiare le regole dei rigori quando sono finiti i 90 minuti.» No: restando nella metafora calcistica, si stanno cambiando le regole dei tempi supplementari, quando era stato deciso prima con quali regole si sarebbero giocati in caso di parità dopo i 90′ regolamentari. Il testo del Regolamento per le primarie approvato dal Collegio dei garanti per le primarie il 19 ottobre 2012 a me sembra di una chiarezza esemplare:
14. SECONDO TURNO
1. Qualora nessuno dei candidati abbia raggiunto il cinquanta per cento più uno dei voti validi, viene fissato per il 2 dicembre 2012 il ballottaggio fra i due candidati più votati al primo turno. In caso di parità di voti fra il secondo ed il terzo candidato si procede come da legge elettorale per le Province e i Comuni.
2. Si vota domenica 2 dicembre 2012 dalle h 08.00 alle h 20.00 negli stessi seggi in cui si è votato il 25 novembre 2012.
3. Sono ammessi al voto gli elettori in possesso del Certificato di voto rilasciato per il primo turno completo del cedolino relativo alla giornata del 2 dicembre 2012.
4. Possono altresì partecipare al voto coloro che dichiarino di essersi trovati, per cause indipendenti dalla loro volontà, nell’impossibilità di registrarsi all’Albo degli elettori entro la data del 25 novembre, e che, in due giorni compresi tra il 27/11 e il 01/12, stabiliti con delibera dal Coordinamento nazionale, sottoscrivano l’Appello pubblico in sostegno della Coalizione di centro sinistra “Italia Bene Comune” e quindi si iscrivano all’Albo degli elettori.
Altri hanno cavillato sulla differenza tra dichiarare e dimostrare, facendo riferimento al comma 4. dell’articolo 14 del Regolamento (vedi qui sopra). Tanto per non fare nomi, Alessandro Capriccioli su Libernazione (Dichiarare, non dimostrare):
Tanto per cominciare il regolamento – al comma 4 dell’articolo 14 – dice “dichiarino”, non “dimostrino”. E poiché se i suoi estensori avessero voluto dire “dimostrino” l’avrebbero detto, si deve dedurre che la loro intenzione fu quella di scrivere “dichiarino”: vale a dire, se l’italiano non è un’opinione, di consentire a chi avesse eventualmente voluto votare solo per il ballottaggio di farlo, con l’unica avvertenza di firmare un bel pezzo di carta con su scritto “dichiaro che non ho potuto registrarmi all’albo degli elettori prima del 25 novembre per cause indipendenti dalla mia volontà. In fede”; senza neppure l’obbligo, a quanto pare, di precisare di quali cause si tratti.
Non ho parole, come si suol dire. Per fortuna le ha per me Jake Blues:
Jake: Ah! Ti prego, non ucciderci! Ti prego, ti prego, non ucciderci! Lo sai che ti amo, baby! Non ti volevo lasciare! Non è stata colpa mia! Ex-fidanzata di Jake: Che bugiardo schifoso! Credi di riuscire a cavartela così? Dopo avermi tradito? Jake: Non ti ho tradito. Dico sul serio. Ero… rimasto senza benzina. Avevo una gomma a terra. Non avevo i soldi per prendere il taxi. La tintoria non mi aveva portato il tight. C’era il funerale di mia madre! Era crollata la casa! C’è stato un terremoto! Una tremenda inondazione! Le cavallette! Non è stata colpa mia! Lo giuro su Dio! [Rivolto alla ex-ragazza che lo minaccia con un fucile d’assalto M16]
Massì, Matteo, studiatele pure in inglese…
Jake: Oh, please, don’t kill us. Please, please don’t kill us. You know I love you baby. I wouldn’t leave ya. It wasn’t my fault. Mystery Woman: You miserable slug! You think you can talk your way out of this? You betrayed me. Jake: No I didn’t. Honest… I ran out of gas! I–I had a flat tire! I didn’t have enough money for cab fare! My tux didn’t come back from the cleaners! An old friend came in from out of town! Someone stole my car! There was an earthquake! A terrible flood! Locusts! IT WASN’T MY FAULT, I SWEAR TO GOD!!!
RT @UsciItalia: #StatCities Verona
Prof. Giorgio Alleva, ex Presidente Istat
La pandemia e le rilevazioni statistiche sul territorio. Il mo… 11 months ago