Un articolo pubblicato ieri (5 dicembre 2012) sulle Biology Letters della gloriosa Royal Society britannica getta nuova luce su un comportamento noto da tempo: passeri e fringuelli, uccelli onnipresenti nelle nostre città, raccolgono i mozziconi di sigarette, e per l’esattezza i filtri delle sigarette consumate, per estrarne la cellulosa e foderarne i nidi.

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Lo studio di Monserrat Suárez-Rodríguez, Isabel López-Rull e Constantino Macías Garcia del Dipartimento di ecologia evolutiva della Universidad Nacional Autónoma de México (si può gratuitamente scaricare il .pdf dell’articolo Incorporation of cigarette butts into nests reduces nest ectoparasite load in urban birds: new ingredients for an old recipe?) ipotizza che i filtri usati siano ricercati non soltanto per sfruttare le loro proprietà termiche per coibentare le pareti dei nidi, ma anche perché i residui della distillazione e combustione del tabacco di cui sono imbevuti agiscono come battericidi e antiparassitari e proteggono dunque le nidiate dalle infezioni e dai pidocchi. Qualche preoccupazione, però, per la presenza di sostanze tossiche …
La notizia l’ho trovata qui: Marlboro Chicks | The Scientist Magazine®.
Scientists have discovered what many ex-smokers already realized: that cigarettes are for the birds. And some birds are happy to take them. According to a study published today (December 5) in Biology Letters, two songbirds species—the house finch and house sparrow—regularly line their nests with the innards of discarded cigarette butts. Some birds collected upwards of 40 butts for a single nest. And the result of their ashtray-style abode: fewer mites and lice to pester their chicks.
venerdì, 11 gennaio 2013 alle 15:01
[…] Royal Society britannica (una preziosa fonte di informazioni, di cui ci siamo già occupati qui) propone una nuova spiegazione: il fenomeno non è l’effetto di un rigonfiamento osmotico […]