Nel celebre romanzo che ha ispirato Blade Runner, Philip K. Dick si chiedeva se gli androidi sognassero pecore elettriche (Do Androids Dream of Electric Sheep?). Il romanzo è del 1968 e Dick lo ambienta nel 1992: sono passati 45 anni dall’uscita del libro, 21 dall’epoca in cui si svolge l’azione e 31 dall’uscita del film. E, almeno in parte, il sogno degli animale robotici è diventato realtà, o quanto meno prototipo di realtà.
I ricercatori della School of Engineering and Applied Sciences (SEAS) e del Wyss Institute for Biologically Inspired Engineering hanno effettuato, dopo 12 anni di lavoro, il primo volo sperimentale della mosca robot.

kurzweilai.net / Robotic insect (credit: Harvard University)
Questo gioiello, poco più grande di una mosca vera (pesa 80 mg e batte le ali a una frequenza di 120 Hz, poco più lentamente dei 130 Hz dell’insetto reale), funzione sulla base di un meccanismo ingegnoso: 8 telecamere a infrarossi osservano la posizione dei catarifrangenti applicati all’insetto artificiale e ne misurano in tempo quasi reale posizione e orientamento nello spazio. I dati vengono elaborati da un computer che trasmette (per il momento via cavo) le istruzioni alle ali indipendenti del robot, che può quindi muoversi sui 3 assi spaziali.

kurzweilai.net / (Credit: Kevin Y. Ma et al./Science)
Ho trovato la notizia su KurzweiAI (A robotic insect makes first controlled test flight | KurzweilAI), che a sua volta l’ha letta su Science (Controlled Flight of a Biologically Inspired, Insect-Scale Robot).