In questi giorni di caldo canicolare (emergenza caldo, Caronte et similia) molti quotidiani, almeno qui a Roma, hanno dato notizia di un piano di distribuzione di bottigliette d’acqua minerale nella stazioni della metropolitana capitolina, a cura dell’Atac (la locale azienda dei trasporti pubblici locali).

huffpost.com
Per non essere accusato di partigianeria, e secondo la mia abitudine di andare alla fonte (cosa quanto mai opportuna quando si parla d’acqua) riporto la notizia dal sito dell’Atac (25 Luglio 2013 – ore: 18:06):
Emergenza caldo, domani distribuzione di acqua in metropolitana
Per domani – venerdì 26 luglio – il Dipartimento Nazionale della Protezione Civile ha emanato un bollettino che prevede ondate di calore di livello 3.
Pertanto, come previsto dal protocollo d´intesa fra Protezione Civile del Campidoglio e Atac, diventa operativo il piano per la distribuzione – dalle ore 12 alle 15 circa – di 1.500 bottigliette di acqua in ciascuno dei principali nodi di scambio della mobilità cittadina.
L´Assistenza clienti Atac affiancherà gli operatori e i volontari della Protezione Civile con proprio personale nelle seguenti stazioni:
- Saxa Rubra – stazione della ferrovia Roma-Viterbo, nodo di scambio con i bus extraurbani Cotral
- Ottaviano/S. Pietro – stazione della metro A
- Ponte Mammolo – stazione della metro B, nodo di scambio con mezzi Atac di superficie e bus Cotral extraurbani
- Anagnina – stazione metro A, nodo di scambio con mezzi Atac di superficie e bus Cotral extraurbani
- Piramide/Porta S. Paolo – capolinea della ferrovia Roma-Lido, interscambio con linea B della metro e linea 3
- Lido Centro – stazione della ferrovia Roma-Lido e interscambio con linee Atac di superficie
Non attirerò la vostra attenzione (lo so, è un trucchetto, anzi per l’esattezza una figura retorica) sull’etichetta delle bottigliette distribuite nella fotografia, anche se so con certezza che nel 2010 il piano di «distribuzione di acqua minerale fresca in bottiglia ai viaggiatori […], completamente gratuita […] dalle 11 alle 16 [era stata] effettuata grazie al contributo di Acqua Nestlé Vera» [ho trovato la notizia qui].

occhioche.it
Non insisterò nemmeno sulla circostanza che l’orario prescelto (dalle 12 alle 15) non solo non coincide con l’arco delle ore più calde della giornata, che si protrae fino al tardo pomeriggio, ma è anche un periodo di “morbida” (come dicono gli addetti ai lavori), mentre le ore di punta son quelle all’inizio e alla fine della giornata lavorativa.
Ecco: chi scrive utilizza entrambe le linee della metropolitana capitolina (e sa per certo di non essere il solo, dato l’affollamento) per andare e tornare dal lavoro, intorno alle 8 all’andata e dopo le 19 al ritorno. E poiché viaggia da Eur Fermi ad Anagnina si sente autorizzato a portare un contributo di evidenza quanto meno aneddotica. E dunque afferma (pronto a ricredersi se Atac si degnerà di rispondere e sarà in grado di smentire) che il servizio della linea B in questi mesi estivi ha subito un forte ridimensionamento. Sarebbe stato dunque possibile far viaggiare sulla linea B (come accade da anni sulla linea A) i soli convogli climatizzati, facendo riposare (almeno in questi mesi estivi) le vecchie carrozze torride e cadenti, magari approfittandone per dare una pulita all’interno e per cancellare i graffiti all’esterno. Nulla di tutto questo, nella mia quotidiana esperienza: in questi giorni si viaggia solo sui vecchi, rumorosi e bollenti convogli – dopo averli attesi mediamente 10 minuti – e dei treni climatizzati non c’è più nessuna traccia.
Ed ecco spiegato il titolo di questo post: la distribuzione di bottigliette d’acqua è demagogia, o quanto meno marketing de noantri. L’attenzione al materiale rotabile utilizzato nelle giornate più calde sarebbe un segnale, ancorché modesto, di buona amministrazione. Il nuovo sindaco Marino è troppo impegnato con un’altra operazione d’immagine e di demagogia (la controproducente pedonalizzazione di via dei Fori) per occuparsi del benessere di chi i mezzi pubblici li utilizza già?
martedì, 30 luglio 2013 alle 22:28
Ci deve essere sicuramente un errore nella comunicazione di Atac, oppure ho capito male io: come mai tra i “principali nodi di scambio” non è menzionata la stazione Termini (linee A-B-FS-Roma Giardinetti-Autobus)?
mercoledì, 31 luglio 2013 alle 9:23
Una spiegazione maliziosa potrebbe essere che Termini è un polo così grande e così ricco di servizi che i passeggeri Atac possono comprarsela da soli la bottiglietta d’acqua…