Sardònico

“Che esprime derisione e ironia: sguardo, tono sardonico, voce sardonica; maligno, beffardo: testo, discorso sardonico, espressione sardonica” (De Mauro online).

A differenza di ironico (che implica uno scarto, divertente o provocatorio ma comunque benigno, tra ciò che si intende o fa e ciò che si dice), sardonico implica sempre una certa malignità, un intento derisorio.

Che l’aggettivo abbia qualcosa a che fare con la Sardegna è ipotesi che – fino a poco fa – mi avrebbe spinto appunto a un sorrisetto sardonico. Scopro invece che il termine è attestato in greco: σαρδάνη (sardanē) or σαρδόνιον (sardonion) è un’erba originaria della Sardegna.

Un’etimologia alternativa è legata a σαίρω (sairō) “faccio una smorfia”.

Gli antichi (il riso sardonico è citato da Omero nel libro XX dell’Odissea) collegano dunque il riso sardonico al cibarsi di una pianta “simile al sedano”: ne parla Virgilio nelle Bucoliche (Ecloga VII) e Solinus nei suoi Collectanea (IV). Chi l’assaggia viene colto da uno spasmo simile al riso, e muore così (“e aveva un solco lungo il viso, come una specie di sorriso”, canta il poeta).

Huic incommodo accedit et herba Sardonia, quæ in defluviis fontaneis provenit justo largius. Ea si edulio fuerit nescientibus, nervos contrahit, rictu diducit ora, ut, qui mortem oppetunt, facie ridentium intereant.

Secondo alcuni, l’herba Sardonia sarebbe l’Oenanthe crocata (o prezzemolo del diavolo), un’ombrellifera parente stretta della cicuta.

Secondo altri il Ranunculus sardus, velenoso (ma un po’ meno tossico) come tutti i ranuncoli.

Wikipedia

Wikipedia

Pubblicato su Parole. 7 Comments »