Poesia involontaria [2]

Perdindirindina! L’hanno beccato, il super-latitante Setola, di cui parlavamo qualche giorno fa.

Adesso se i Casalesi pensano che gli ho portato jella io (e si sa che sono superstiziosi!) ho le ore contate!

Smisurata preghiera

Non vorrei metterla giù troppo dura, ma, per vissuto personale (Erlebnis) in qualche misura catto-comunista, sono restio sia ai processi di beatificazione, sia al culto della personalità. Per questo, nei giorni scorsi ero vagamente irritato dalle celebrazioni di Fabrizio De André.

Ho resistito in silenzio per qualche giorno, ma adesso non resisto più. Trovo Smisurata preghiera una delle sue canzoni più belle, per musica e parole (oddio, mi verrebbe da dire cinicamente che dobbiamo essere grati a Fabrizio De André per aver fatto incontrare un paroliere d’eccezione come Álvaro Mutis con un grande musicista come Ivano Fossati…).

Ecco la versione originale, da Anime salve:

Alta sui naufragi
dai belvedere delle torri
china e distante sugli elementi del disastro
dalle cose che accadono al disopra delle parole
celebrative del nulla
lungo un facile vento
di sazietà di impunità

Sullo scandalo metallico
di armi in uso e in disuso
a guidare la colonna
di dolore e di fumo
che lascia le infinite battaglie al calar della sera
la maggioranza sta la maggioranza sta
recitando un rosario
di ambizioni meschine
di millenarie paure
di inesauribili astuzie

Coltivando tranquilla
l’orribile varietà
delle proprie superbie
la maggioranza sta
come una malattia
come una sfortuna
come un’anestesia
come un’abitudine
per chi viaggia in direzione ostinata e contraria

col suo marchio speciale di speciale disperazione
e tra il vomito dei respinti muove gli ultimi passi
per consegnare alla morte una goccia di splendore
di umanità di verità

per chi ad Aqaba curò la lebbra con uno scettro posticcio
e seminò il suo passaggio di gelosie devastatrici e di figli
con improbabili nomi di cantanti di tango
in un vasto programma di eternità

ricorda Signore questi servi disobbedienti
alle leggi del branco
non dimenticare il loro volto
che dopo tanto sbandare
è appena giusto che la fortuna li aiuti
come una svista
come un’anomalia
come una distrazione
come un dovere

Questa è la versione che Ivano Fossati ha eseguito dal vivo domenica 11 gennaio 2009 a Che tempo che fa:

Ancora De André (dal vivo nel 1998):

Su YouTube ce n’è anche una versione dal vivo di Fiorella Mannoia, ma la presa del suono è talmente sciagurata che chi vuole se la vada a sentire da solo (e non dite che non vi avevo avvertito).