Lo “speciale” natalizio di Guerre stellari, 1978

Dagli archivi di Dangerous Minds. Pubblicato la prima volta il 24 dicembre 2010 e di nuovo lo stesso giorno quest’anno..

I’m probably among a handful of people who prefer the universally reviled Star Wars Holiday Special to any of the actual Star Wars movies. Broadcast once in 1978 on CBS and then quickly banished to TV purgatory, this holiday fiasco is one of the strangest things ever to be piped into the living rooms of an unsuspecting America. At 8 p.m. on November 17, 1978, Star War fans were plunged into stunned disbelief as their sacred mythology was reduced to something more akin to an earthbound shitfest than a spectacle in a galaxy far far away. The only thing missing from the special that would have transmutated its alchemy into the realm of the genuinely mindaltering would have been an appearance by Divine, Edie the Egg Lady and the ghost of Alfred Jarry.

In a highly amusing article that appeared in the December 2008 issue of Vanity Fair, writer Frank DiGiacomo describes George Lucas’s cathode ray bomb as…

[…] a campy 70s variety show that makes suspension of disbelief impossible. In between minutes-long stretches of guttural, untranslated Wookie dialog that could almost pass for avant-garde cinema, Maude’s Bea Arthur sings and dances with the aliens from the movie’s cantina scene; The Honeymooners’ Art Carney consoles Chewbacca’s family with such comedy chestnuts as “Why all the long, hairy faces?”; Harvey Korman mugs shamelessly as a multi-limbed intergalactic Julia Child cooking “Bantha Surprise”; the Jefferson Starship pops up to play a number about U.F.O.’s; and original Star Wars cast members Harrison Ford, Carrie Fisher, and Mark Hamill walk around looking cosmically miserable.”

I highly recommend you read the entire article by clicking here. It’s a lot of fun.

With a happy holiday heart, I present for your viewing pleasure the gloriously bizarre Star Wars Holiday Special, which has never been re-aired on TV or officially released on video. And as a bonus, this video includes all the original commercials for Star Wars merchandise.

The 50 second text crawl at the beginning is silent.

Astro del ciel in Frippertronics

Un regalo di natale in ritardo per Il barbarico re. E anche per GPO, così prendo i 2 proverbiali piccioni con la proverbiale fava. O, come direbbe lo stesso Fripp, two birds one shot.

Correva l’anno 1979. Il barbarico re era un’ipotesi piuttosto remota nelle priorità di quelli che sarebbero diventati i suoi genitori. Robert Fripp aveva trascurato la musica per un po’ e si era trasferito a New York. Brian Eno lo aveva introdotto ai loop analogici che sarebbero diventati noti come Frippertronics e aveva prodotti il primo album solo di Fripp, Exposure. Da quelle parti c’erano anche Peter Gabriel, i Talking Heads (I Zimbra) e Blondie (Fade Away and Radiate).

Fripp suona le prime 4 battute di Silent Night (Astro del ciel) e poi lascia che i Frippertronics facciano il resto. Che a me pare bellissimo e molto natalizio.

Pubblicato originariamente come un flexi-disc (qualcuno se li ricorda, quei 45 giri su plastichetta sottile che si rompevano subito?) allegato al numero 3 della rivista Praxis di Chicago del dicembre 1979, oltre che come cartoncino d’auguri della casa discografuica EG Records, ora è riprodotto sul CD dei King Crimson “Sex Sleep Eat Drink Dream” (1995).

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La scienza della perseveranza

Nel suo blog The Athlete’s Way, lo psicologo-atleta Christopher Bergland (è un campione di Triple Ironman, che consiste nel fare di seguito 3 percorsi, uno a nuoto di 7,2 miglia, uno in bici si 336 miglia e uno di corsa di 78,6 miglia: il suo record è 38 ore e 46 minuti) afferma:

Perseverance separates the winners from the losers in both sports and life. Are you someone who perseveres despite difficulties and setbacks, or do you tend to throw in the towel and call it quits when faced with a challenge or adversity? What makes some people able to keep pushing and complete a task while others habitually fizzle and don’t follow through? (The Neuroscience of Perseverance | Psychology Today)

Christopher Bergland

psychologytoday.com

Se avete letto la mia recensione di The Compass of Pleasure su questo blog sapete già che la risposta sintetica a queste domande è: il circuito del neurotrasmettitore dopamina. E poiché la dopamina è legata all’instaurarsi di abitudini durature, è possibile anche creare un’abitudine alla perseveranza. Bergland suggerisce 7 ricette per attivare la produzione di dopamina a domanda:

  1. Imparate ad associare la perseveranza e il raggiungimento di un obiettivo a sensazioni di benessere (sì, come i topi di laboratorio dell’esperimento di Olds e Milner nel 1954, di cui parla anche Linden)
  2. Cambiate prospettiva e considerate la perseveranza la premessa del piacere (la ricerca del piacere vince sulla forza di volontà a mani basse)
  3. Fate in modo di raggiungere sempre qualche obiettivo, anche minimo, per alzare il livello di dopamina: basta un sudoku o un videogioco (bassi livelli di dopamina rendono apatici)
  4. Crearsi delle aspettative e “crederci” contribuisce alla produzione di dopamina
  5. Siate metodici e datevi delle scadenze (ogni traguardo raggiunto stimola la produzione di dopamina)
  6. Trasformate una montagna apprentemente insormontabile in una serie di scalate, e assegnate a ciascuna un traguardo (vedi sopra)
  7. Siate i tifosi di voi stessi, ditevi: “Sì, ce l’ho fatta!”