La scienza della perseveranza

Nel suo blog The Athlete’s Way, lo psicologo-atleta Christopher Bergland (è un campione di Triple Ironman, che consiste nel fare di seguito 3 percorsi, uno a nuoto di 7,2 miglia, uno in bici si 336 miglia e uno di corsa di 78,6 miglia: il suo record è 38 ore e 46 minuti) afferma:

Perseverance separates the winners from the losers in both sports and life. Are you someone who perseveres despite difficulties and setbacks, or do you tend to throw in the towel and call it quits when faced with a challenge or adversity? What makes some people able to keep pushing and complete a task while others habitually fizzle and don’t follow through? (The Neuroscience of Perseverance | Psychology Today)

Christopher Bergland

psychologytoday.com

Se avete letto la mia recensione di The Compass of Pleasure su questo blog sapete già che la risposta sintetica a queste domande è: il circuito del neurotrasmettitore dopamina. E poiché la dopamina è legata all’instaurarsi di abitudini durature, è possibile anche creare un’abitudine alla perseveranza. Bergland suggerisce 7 ricette per attivare la produzione di dopamina a domanda:

  1. Imparate ad associare la perseveranza e il raggiungimento di un obiettivo a sensazioni di benessere (sì, come i topi di laboratorio dell’esperimento di Olds e Milner nel 1954, di cui parla anche Linden)
  2. Cambiate prospettiva e considerate la perseveranza la premessa del piacere (la ricerca del piacere vince sulla forza di volontà a mani basse)
  3. Fate in modo di raggiungere sempre qualche obiettivo, anche minimo, per alzare il livello di dopamina: basta un sudoku o un videogioco (bassi livelli di dopamina rendono apatici)
  4. Crearsi delle aspettative e “crederci” contribuisce alla produzione di dopamina
  5. Siate metodici e datevi delle scadenze (ogni traguardo raggiunto stimola la produzione di dopamina)
  6. Trasformate una montagna apprentemente insormontabile in una serie di scalate, e assegnate a ciascuna un traguardo (vedi sopra)
  7. Siate i tifosi di voi stessi, ditevi: “Sì, ce l’ho fatta!”

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