Da molto tempo volevo intervenire sul sedicente “Centro studi della CGIA di Mestre”, auto-attribuitosi il prestigioso ruolo di autorevole think-tank, con la complicità dei nostri pigri giornalisti, cui non par vero di trovarsi spiattellata una gustosa storia ready-made il sabato pomeriggio (4 salti in padella!), per riempire le pagine angosciosamente semivuote dell’edizione domenicale.

Mazzetta

Molti commentatori hanno rilevato come l’attuale attenzione dei media per i suicidi causati dalla crisi economica, non rifletta una realtà confermata dai dati. Non solo è assurdo legare un evento complesso come il suicidio a un unico motivo scatenante, ma i media e i politici sono andati più in là, falsando la realtà in maniera sconsiderata e dolosa, anche perché un dato invece certo è che il parlarne attivi fenomeni d’emulazione.

Merita il primo premio Mario Monti, per il suo discorso nel quale ha affermato di voler evitare all’Italia il gran numero di suicidi registrato in Grecia. Perché in Grecia non c’è alcun aumento statistico anomalo che segnali un’impennata dei suicidi per motivi economici e per di più perché i greci che si suicidano, sono percentualmente la metà degli italiani. Sarebbe quindi il caso di “fare la fine dei greci” in questo senso.

Tale improvvida uscita è stata probabilmente…

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Lo sbadiglio di Geronimo

Il grande capo indiano (stavo per scrivere “leggendario”, ma si tratta di un personaggio storico) Geronimo (16 giugno 1829-17 febbraio 1909: abbastanza longevo per l’epoca e per la professione!) non si chiamava veramente così e non era neppure un capo tribù.

Originariamente uno sciamano, divenne guerriero (nella banda di Kociss, Coltello) e successivamente leader in proprio dopo che i messicani gli avevano sterminato moglie figli e madre in un attacco notturno al villaggio (6 maggio 1858). Combatté messicani e statunitensi per quasi 30 anni, fino alla sua cattura nel 1886. Prigioniero di guerra, abbandonò la religione dei suoi padri e si convertì al cristianesimo. Il che non gli impedì di sposare la nona moglie, Azul, nel 1907.

Geronimo

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Geronimo era un soprannome datogli dai messicani (probabilmente come invocazione all’omonimo santo dettata dal terrore).

In realtà il suo nome era Goyaałé o Goyathlay o Goyahkla: in lingua Mescalero-Chirichaua, Colui che sbadiglia.

Come dire: nulla è più temibile dell’ira giustificata delle persone tranquille.

Geronimo è anche il grido dei paracadutisti americani quando saltano dall’aereo.

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