1° luglio – Marlon Brando

È morto 4 anni fa, il 1° luglio 2004.

Voglio ricordarlo con la più controversa delle sue interpretazioni, anche se certo non la più bella: quella di Ultimo tango a Parigi di Bernardo Bertolucci.

Il motivo: è una pagina nera della censura e dell’oscurantismo italiano.

In Italia il film uscì nelle sale il 15 dicembre 1972, un giorno dopo l’anteprima europea (aveva debuttato il 14 ottobre 1972 a New York); la settimana seguente il film fu sequestrato per “esasperato pansessualismo fine a sé stesso”. In seguito a questa e ad altre denunce, cominciò un iter giudiziario che portò il 29 gennaio 1976 alla sentenza della Cassazione che condannò la pellicola al rogo. Furono salvate alcune copie che oggi sono conservate presso la Cineteca Nazionale. Per il regista ci fu una sentenza definitiva per offesa al comune senso del pudore, reato per il quale venne privato per cinque anni dei diritti civili (fra cui quello di voto) e fu condannato a quattro mesi di detenzione (pena poi sospesa). Soltanto a distanza di quindici anni, nel 1987, la censura riabilitò il film, permettendone la distribuzione nelle sale (Bertolucci stesso ne aveva conservato clandestinamente una copia).

La scena che riportò qui sotto non è quella famigerata, ma astenetevi dal guardarla se pensate sia viziata da “esasperato pansessualismo fine a sé stesso”. Se invece siete adulti, appezzate come Brando sappia recitare con ironia anche una scena come questa.

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Gonzo

Chi è credulone e facilmente ingannabile (De Mauro online).

In inglese, gonzo vuol dire piuttosto “bizzarro” e “stravagante”.

La radice indoeuropea ghans- significa “oca” (tedesco Gans e inglese gander). L’accostamento tra l’animale e lo sciocco (o la sciocca) è comune a tutte le lingue indoeropee.

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