Si discute forsennatamente, ma senza molto costrutto, su se e quanto Mario Monti sia un liberale, e su come – ammesso che lo sia – abbia potuto nel 1994 votare per Berlusconi (un esempio per tutti, l’articolo non particolarmente felice di Michele Fusco su Linkiesta del 3 maggio 2012, Professor Monti, davvero nel ’94 un liberale credeva in Berlusconi?). Altri si chiedono se invece (addirittura) non sia massone [uno dei commenti all’articolo di Fusco, firmato da Ecoluso, afferma: “Monti si professa liberale per lo stesso motivo per cui Berlusconi si professa tale: va di moda così. Monti era legato a doppio filo alla DC (partito dalle profonde radici liberali, come insegna la storia dell’Iri …) e in particolare è stato lungamente consulente di Cirino Pomicino. Che ci sia di liberale in tutto questo è per me un mistero. C’è molto di massonico nel suo modo di fare e di costruire gruppetti ristretti, associazioni e relazioni. Lui dice di non essere massone; va beh, crediamogli fino a conclamata prova contraria. Per il resto se il primo governo liberale di degli ultimi decenni è formato da Polillo, Martone, Patroni Griffi, Ornaghi, Milone, Gnudi & co. …che altro c’è da aggiungere sugli afflati liberali di Monti?”].
Personalmente ritengo – senza avere altri elementi se non il sapere che Mario Monti è stato alunno dei Gesuiti al Leone XIII di Milano e che tuttora li frequenta avendo partecipato nel giugno dello scorso anno al cinquantennale della sua maturità classica, come frequenta anche la vicina Parrocchia di S. Pietro in Sala – che difficilmente può essere un massone (se non forse nel senso in cui Castellitto, in Caterina va in città, parla di conventicole).
Certo è anche che sul significato di liberale l’equivoco è in agguato, anche a causa di una certa ambiguità semantica del termine e del diverso significato che assume nella cultura politica italiana e in quella anglosassone.
Per il Vocabolario Treccani, liberale è aggettivo che deriva “dal latino liberalis «proprio di uomo libero», quindi «nobile, generoso»; il significato politico è della fine del ’700″. E infatti, il significato che interessa a noi è soltanto il 4° tra quelli proposti dal Vocabolario:
4. a. Che s’ispira ai principî etici del liberalismo, basati sul rispetto e sulla difesa della libertà individuale e della libera iniziativa economica: l’ideologia liberale; i movimenti liberali; leggi, riforme liberali; Partito liberale, nome di varî partiti europei ispirati all’ideologia liberale; il Partito Liberale. Italiano (sigla PLI), fondato nel 1924; i deputati liberali; la politica liberale. Cattolicesimo liberale, corrente del cattolicesimo sorta e sviluppatasi nel secolo 19°, caratterizzata da un atteggiamento di accettazione delle dottrine politiche proprie del liberalismo. Per socialismo liberale, vedi socialismo.
4. b. Come sostantivo, chi appartiene al partito liberale o comunque aderisce al liberalismo: un liberale di vecchio stampo; le idee sostenute dai liberali; la politica dei liberali.
Secondo l’Oxford English Dictionary, il primo significato dell’aggettivo liberal è:
- willing to respect or accept behaviour or opinions different from one’s own; open to new ideas:
liberal views towards divorce
- favourable to or respectful of individual rights and freedoms:
liberal citizenship laws- (in a political context) favouring individual liberty, free trade, and moderate political and social reform:
a liberal democratic state- (Liberal) relating to Liberals or a Liberal Party, especially (in the UK) relating to the Liberal Democrat party: the Liberal leader
- Theology regarding many traditional beliefs as dispensable, invalidated by modern thought, or liable to change.
Se ci spostiamo negli Stati Uniti, liberal assume in politica un significato vicino a quello di progressista e la definizione forse più significativa l’ha data John F. Kennedy:
[…] someone who looks ahead and not behind, someone who welcomes new ideas without rigid reactions, someone who cares about the welfare of the people — their health, their housing, their schools, their jobs, their civil rights, and their civil liberties — someone who believes we can break through the stalemate and suspicions that grip us in our policies abroad, if that is what they mean by a ‘Liberal’, then I’m proud to say I’m a ‘Liberal’. [citato in Eric Alterman, Why we’re liberals: a political handbook for post-Bush America (2008) p. 32]
Un altro famoso liberal, l’economista premio Nobel Paul Krugman l’ha ripresa quasi letteralmente:
I believe in a relatively equal society, supported by institutions that limit extremes of wealth and poverty. I believe in democracy, civil liberties, and the rule of law. That makes me a liberal, and I’m proud of it. [Paul R. Krugman, The conscience of a liberal (2007) p. 267]

wikipedia.org
Un altro famoso liberal in quest’ultima accezione del termine, questa volta inglese, Bertrand Russell, ha formulato questo decalogo del liberalismo a conclusione di un articolo pubblicato sul The New York Times Magazine il 16 dicembre 1951 e intitolato “The Best Answer to Fanaticism – Liberalism; Its calm search for truth, viewed as dangerous in many places, remains the hope of humanity“:
Perhaps the essence of the Liberal outlook could be summed up in a new decalogue, not intended to replace the old one but only to supplement it. The Ten Commandments that, as a teacher, I should wish to promulgate, might be set forth as follows:
- Do not feel absolutely certain of anything.
- Do not think it worth while to proceed by concealing evidence, for the evidence is sure to come to light.
- Never try to discourage thinking for you are sure to succeed.
- When you meet with opposition, even if it should be from your husband or your children, endeavor to overcome it by argument and not by authority, for a victory dependent upon authority is unreal and illusory.
- Have no respect for the authority of others, for there are always contrary authorities to be found.
- Do not use power to suppress opinions you think pernicious, for if you do the opinions will suppress you.
- Do not fear to be eccentric in opinion, for every opinion now accepted was once eccentric.
- Find more pleasure in intelligent dissent than in passive agreement, for, if you value intelligence as you should, the former implies a deeper agreement than the latter.
- Be scrupulously truthful, even if the truth is inconvenient, for it is more inconvenient when you try to conceal it.
- Do not feel envious of the happiness of those who live in a fool’s paradise, for only a fool will think that it is happiness.
Ho trovato questo prezioso decalogo, in cui mi riconosco molto, grazie al bel sito di Maria Popova, che vi raccomando vivamente: A Liberal Decalogue: Bertrand Russell’s 10 Commandments of Teaching | Brain Pickings.
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