11 anni di ricerche concludono: le radiazioni elettromagnetiche dei cellulari non sono cancerogene

Lo so, non convincerò tutti. Molti continueranno a dire che è un complotto delle multinazionali.

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La notizia comunque è questa: 11 anni di ricerche condotte dal programma di ricerca britannico Mobile Telecommunications and Health Research, nessun elemento a sostegno dell’ipotesi che le radiazioni elettromagnetiche dei cellulari possano essere cancerogene.

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Gli elastici degli astici

Quando l’ho letto su facebook, ho pensato a uno scherzo (non sono riuscito a ritrovare il post e me ne scuso con voi).

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Esiste, all’interno dei tanti movimenti animalisti e anti-specisti (che rispetto nelle opinioni dei loro aderenti e simpatizzanti, come rispetto le opinioni di tutti; chiedo loro, però, di rispettare le mie senza coprirmi di insulti e senza augurarmi una morte lenta e dolorosa perché non disdegno la carne), un movimento che si preoccupa del benessere dei crostacei. E che chiede, quando sono tenuti negli acquari, che siano liberati dagli elastici che impediscono loro di aprire e chiudere le chele. Leggi il seguito di questo post »

46 regole per diventare un genio [3]

Terza puntata (per la seconda, andate qui).

La terza regola è (con le mie rudimentali traduzioni del pensiero di Neumeier, che non sempre condivido):

Feel before you think

Sentire prima di pensare

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Resisti alla tentazione di imporre una soluzione pre-confezionata a un problema intrigante o una soluzione rivoluzionaria a un problema triviale. Trattieniti, datti il tempo per mettere ordine nelle tue sensazioni e considerare tutti gli aspetti. A seconda della natura e dell’ampiezza del problema, ci possono volere cinque secondi o cinque giorni. Quel che ci vuole ci vuole.

Hai mai notato che quando cerchi un’informazione, abbassi gli occhi come se i dati fossero sulla scrivania? E che quando cerchi di trovare una soluzione, alzi lo sguardo come se la soluzione fosse tra le nuvole? Sono comportamenti osservati di frequente in chi cerca di risolvere un problema. Ma non funzionano se stai cercando un’intuizione: non ti serve guardare, devi ascoltare le sensazioni.

Cercare una soluzione attraverso le sensazioni è come quando un giocatore decide la sua prossima mossa. È una cosa più corporea che cerebrale. Ti dà un accesso all’intuizione che supera le solite paure, le distrazioni, le soluzioni di default, le trappole emotive che rendono il tuo lavoro meno brillante. Le sensazioni ti danno una connessione al tuo tema del momento che il solo pensiero non dà.

Chiudi gli occhi e fatti portare alla deriva con il tuo problema. Lascia che ti mormori qualche cosa. Immagina di essere uno psicologo e che il problema sia il paziente. Offrigli profonda empatia e piena attenzione. Sii disponibile. Non cercare di aggiustarlo. Immagina la strada da fare.

Fatta la tara a tutta la fuffa, ci sono spunti interessanti.

Daniel C. Dennett – Intuition Pumps and Other Tools for Thinking

Dennett, Daniel C. (2013). Intuition Pumps and Other Tools for Thinking. London: Allen Lane. 2013. ISBN 9780141970127. Pagine 458. 14,03 €

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Ho incontrato Dan più di 30 anni fa, e da allora ci siamo sempre frequentati, anche se a volte ci siamo persi di vista per lunghi periodi. Me l’aveva presentato Doug Hofstadter, ma poi siamo diventati amici indipendentemente da lui …

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500.000

Un traguardo importante, quello del mezzo milione di visite. Almeno per me. Why evolution is true, il blog di Jerry Coyne, nel 2013 ha avuto 9 milioni di visite e in un solo giorno, il giorno record, ne ha avuti quasi 304.000. In un giorno. Io ci ho messo più di 4 anni. Leonardo, un blogger italiano molto bravo e molto popolare, ha superato i 4 milioni di pagine viste (è pur vero che ha cominciato nel 2001) e viaggia a un ritmo di 1.500 al giorno.

http://www.67notout.com/2011/01/elephants-trunk-and-crocodile.html: a scene caught on camera by photographer Johan Opperman in the Kruger National Park

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46 regole per diventare un genio [2]

Seconda puntata (per la prima, andate qui).

Ho cominciato bene, non rispettando la regola che mi ero dato di proporvi le regole di Marty Neumeier via via che le pubblicava sul suo blog su liquidagency.com.

La seconda regola è (con le mie rudimentali traduzioni del pensiero di Neumeier, che non sempre condivido):

Wish for what you want

Desidera ciò che vuoi

liquidagency.com/blog

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Marco Magini – Come fossi solo

Magini, Marco (2013). Come fossi solo. Firenze-Milano: Giunti. 2013. ISBN 9788809789463. Pagine 224. 8,99 €

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Sono indeciso: in inglese si dice I am of two minds, e per una volta l’inglese mi sembra a un tempo più preciso e più vago. Più preciso, perché in moltissimi casi si può essere in due diversi stati mentali, di due diverse opinioni o posizioni senza che sia in gioco nessuna decisione; più vago, perché fa pensare, almeno a me, a due stati d’animo indefiniti, che magari si disperdono come la nebbia quando si cerca di mettere a fuoco il problema. Da una parte, ho molta simpatia per Marco Magini e per le motivazioni – che non rivela ma che mi sembrano abbastanza trasparenti, soprattutto nel personaggio di Romeo González – che lo hanno spinto a scrivere questo libro. Dall’altra, ho molte riserve proprio sulla riuscita dell’operazione letteraria.

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Peggio gestisci il tuo tempo, più cose riesci a fare

Come sappiamo tutti, il web è pieno di decaloghi, consigli disinteressati, consigli apparentemente disinteressati, consigli esplicitamente interessati: quale software, quale smartphone, quali scarpette per correre, quale racchetta da tennis; scorciatoie e metodi per utilizzare meglio quel software, quello smartphone, quelle scarpette, quella racchetta da tennis; regole per diventare più sani, più belli, più ricchi, più simpatici, più popolari, più convincenti, più produttivi. Addirittura 46 regole per diventare un genio. E qualche volta ci casco anch’io a riproporvele sul mio blog, anche se quasi sempre si tratta di fuffa superciliosa (ho sempre sognato di usare l’aggettivo supercilioso).

Dopo tanti interventi che ti spiegano come utilizzare al meglio il proprio tempo, non poteva che attirare la mia attenzione un titolo che proclamava:

If you manage your time terribly, you’ll get more done

qzprod.files.wordpress.com

Se siete curiosi, esplorate con me.

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