Dimenticavo. Nel libro, abbastanza all’inizio, c’è una discussione tra Adamsberg e Danglard su una tecnica edilizia di origine romana: Adamsberg si ostina a chiamarla opus spicatum, e Danglard lo corregge in opus piscatum.
Tutto nasce da un’opera (fittizia) che Adamsberg deve leggere, Construire en Béarn. Techniques traditionnelles du XVIème au XIXème siècle. Questo è la citazione (altrettanto fittizia) che si trova nel romanzo:
L’usage des galets de rivières dans l’édification des murets, combinatoire d’une organisation adaptative aux ressources locales, est une pratique répandue sans être constante. L’introduction de l’opus piscatum dans nombre de ces murets répond à une double nécessité compensatoire, générée par la petitesse du matériau et la faiblesse du mortier pulvérulent.” (Dans les bois éternels, p.65; l’enfasi è mia)
Stiamo parlando di quella tecnica costruttiva che consiste nel disporre ciottoli di fiume (in questo caso) o laterizi (nel caso tradizionale romano) a “spina di pesce”. Di qui, secondo la Vargas, piscatum, nella duplice accezione di “prelevati da un corso d’acqua” e di “a spina di pesce”. L’edizione francese di Wikipedia lo spiega così (e poi fa esplicito riferimento al romanzo della Vargas):
L’opus piscatum (en latin “ouvrage en poisson”) est un procédé de construction de mur consistant à empiler des pierres plates, la structure du mur ressemblant a la fin à une masse constituée autour d’une base en forme d’arêtes de poisson.
Adesso: so benissimo che la Vargas è un’esperta di medioevo e che, quindi, difficilmente sbaglia. Ma io conosco un po’ di archeologi e archeologhe e mi hanno sempre detto opus spicatum. Perché il disegno della spina di pesce è anche il disegno della spiga di grano. Chi ha ragione? che cosa è l’anagramma di cosa? In realtà, in molti testi francesi si trova piscatum (almeno, da una sommaria ricerca sul web). Ma in molti testi italiani si prova spicatum: un esempio per tutti:
Opus spicatum: Pavimento composto da mattoni rettangolari collocati a spina di pesce; si può vedere sia nel convento dei Padri Marianisti sia in un frammento di pavimento accanto al sepolcro dei Pancrazi.
Spicatum si trova anche nella Wikipedia italiana e tedesca.
giovedì, 27 settembre 2007 alle 18:55
Sto per iniziare a leggere “L’uomo dei cerchi azzurri”, Vargas, 1996. Ciao
sabato, 29 settembre 2007 alle 19:17
[…] 2007 — borislimpopo Grazie a un’amica archeologa, siamo in grado di risolvere un dubbio che – apparentemente – attanagliava soltanto […]
lunedì, 21 ottobre 2019 alle 13:53
Nell’opera piscata non c’è sovrapposizione degli angoli dei conci rettangolari.
in quella spicata invece, come in una spiga si.
In pratica nel primo caso piscatum c’è una linea retta in mezzo ad una fila e nella seconda spicatum un zig zag