Harris, Robert (2007). The Ghost. London: Hutchinson. 2007.

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Robert Harris (da non confondere con Thomas Harris, quello di Hannibal Lecter, che è americano) è uno di quegli scrittori di cui ho letto praticamente tutto. Perché? Forse, la risposta più naturale che mi viene è: perché scrive “romanzi storici” (scare quotes), perché è inglese, perché si documenta sul serio.
In realtà l’ho incontrato per caso. Perché ha scritto un romanzo, Enigma, su Bletchley Park, e io sono un adoratore di Turing. È bello anche il film (prodotto da Mick Jagger, chi l’avrebbe detto): vedetelo se vi capita. E poi Fatherland, un romanzo di controstoria in cui i nazi hanno vinto… E poi Archangel (il figlio segreto di Stalin). A questo punto, Harris si è buttato inopinatamente sull’antico romano: prima Pompeii, un documentato affresco (potrei fare il recensore di professione): peccato che chi di noi ha avuto la (discutibile) fortuna di fare il classico conoscesse già la cronaca di Plinio. Infine, Imperium, una pallosissima biografia di Cicerone, il meno sexy degli autori latini.
Per fortuna, Ghost torna ai livelli del Robert Harris migliore. Non posso dirvi di più perché è un thriller. Leggetelo, e basta.
mercoledì, 28 novembre 2007 alle 10:53
è vero che io non ho fatto il classico, però non ho trovato male Pompeii. Su Fatherland, non mi è piaciuto il finale, buttato un po’ lì; per Enigma il fregato sono io, che mi ero già letto tutti i retroscena.
sabato, 15 dicembre 2007 alle 17:45
Secondo me Harris si distingue dagli altri con cui è messo negli scaffali (l’ho visto ieri con i professionisti del thriller) per il fatto che scrive bene, con ironia e qualche bel gioco di parole e perchè tende a scegliere epoche storiche passate. Ghost è di ambientazione più recente ma ve lo consiglio anch’io
domenica, 9 ottobre 2011 alle 12:44
[…] Robert Harris ad avere l’articolo nel titolo (l’altro era The Ghost, che ho recensito qui) […]
martedì, 18 ottobre 2011 alle 17:25
[…] che ho recensito il romanzo su questo blog (qui), e sono troppo vanitoso per non scriverlo (se uno non fosse un po’ esibizionista non […]
domenica, 25 marzo 2012 alle 17:57
[…] bel romanzo sull’argomento è stato scritto da Robert Harris (ne abbiamo parlato di sfuggita qui) e ne è stato tratto un film (prodotto da Mick Jagger, che possiede almeno una macchina […]
giovedì, 5 dicembre 2019 alle 19:17
[…] meno incisivo che in precedenti prove (su questo blog ho recensito due dei suoi romanzi, The Ghost qui e The Fear Index […]