Il Senatore Monti Ex-alunno del Leone XIII | Leone XIII

La recentissima nomina di Mario Monti a Senatore a vita sta suscitando interesse nei media verso il suo profilo biografico e il suo curriculum di studi. Già in alcuni siti internet è apparso il fatto che il nuovo Senatore è un Ex-alunno del Leone XIII. In un sito compare anche una fotografia della sua classe, la Terza Classico B, maturità del Leone 1961.

Il Senatore Monti Ex-alunno del Leone XIII | Leone XIII

Maturità classica 1961

Riporto dal sito dettotranoi.style.it/tag/mario-monti:

Maturità 1961 della classe B del Liceo Classico Leone XIII.
Indovinate chi è il ragazzo cerchiato di rosso? Mario Monti, designato ieri pomeriggio senatore a vita, possibile premier di un esecutivo di emergenza nazionale.
[…]
Perché Mario Monti appartiene a quella generazione dei nostri padri, nati in periodo di guerra, dove l’educazione al senso del dovere, al sacrificio, al rigore era la norma. Una norma che è stata sintetizzata magicamente nel concetto: “Meno regali, più coccole”, da parte del padre spirituale del Leone XIII, Uberto Ceroni, in occasione della festa per i cinquant’anni dalla maturità della classe di Mario Monti.

The Lede Blog – NYTimes.com

Su un blog del New York Times una divertita rassegna delle reazioni delle folle romane alle dimissioni di Mr B.

Breaking News – The Lede Blog – NYTimes.com

Before and after the expected resignation, people gathered in the streets in Rome and beyond, cheering Mr. Berlusconi’s departure.

For European Union and the Euro, a Moment of Truth – NYTimes.com

La finestra di opportunità per salvare l’euro si sta rapidamente chiudendo …

Sabato la crisi ha spazzato via un altro leader: Berlusconi ha rassegnato le dimissioni, dopo aver dominato la scena politica italiana per 17 anni, tra i frizzi e i lazzi della folla romana.

For European Union and the Euro, a Moment of Truth – NYTimes.com

The window of opportunity to save the euro is rapidly closing, as the sovereign debt crisis erodes the solvency of Europe’s banks and drives up borrowing rates for even once rock-solid countries like France.

On Saturday, the crisis swept away another leader, when Prime Minister Silvio Berlusconi resigned after 17 years of dominance in Italian politics to the jeers and cheers of crowds in Rome.

* * *

Il Paese spazzato dalla bufera della crisi del debito, un capoitale politico imponenete dissipato: le dimissioni di Berlusconi segnano la fine di una settimana tumultuosa ma anche di un’era. “Il momento più difficile della nostra storia recente” secondo il direttore del Corriere della sera.

Ma in tutta Europa le turbolenze dei mercati finanziari hanno di fatto sospeso i tradizionali processi democratici.

Berlusconi Resigns After Italy’s Parliament Approves Austerity Measures – NYTimes.com

With his country swept up in Europe’s debt crisis and his once-mighty political capital spent, Prime Minister Silvio Berlusconi resigned on Saturday, punctuating a tumultuous week and ending an era in Italian politics.

His exit, a sudden fall after months of political stalemate, paves the way for a new government of technocrats led by Mario Monti, a former member of the European Commission. Mr. Monti is likely to be installed in the next few days, following the apparent consent of key blocs of Mr. Berlusconi’s center-right coalition.

His resignation came just days after the fall of Prime Minister George A. Papandreou in Greece. Both men were swept away amid a larger crisis that has threatened the entire European Union, in which roiling financial markets have upended traditional democratic processes.

Though it was met by cheering crowds in Rome, the end of Mr. Berlusconi’s 17-year chapter in Italian politics, characterized by his defiance and fortitude, sets off a jarring political transition. “This is the most dramatic moment of our recent history,” Ferruccio de Bortoli, the editor of the Milan daily newspaper Corriere della Sera, said Saturday.

After borrowing rates on Italian bonds soared last week to levels that have required other euro zone countries to seek bailouts, Mr. Berlusconi pledged to step down after the Italian Parliament approved austerity measures sought by the European Union.

The lower house gave their final approval to some of the measures on Saturday afternoon, and two hours later, he officially submitted his resignation to President Giorgio Napolitano.

Data Is Power

Il numero di novembre della rivista americana Popular Science è un numero speciale dedicato al potere dei dati.

November 2011: Data Is Power | Popular Science

Popular Science

Tullio Avoledo – L’ultimo giorno felice

Avoledo, Tullio (2008). L’ultimo giorno felice. Torino: Einaudi. 2011.

L'ultimo giorno felice

einaudi.it

Con timore e pudore (per motivi legati alla mia più recente recensione a un libro di Avoledo), sono tentato di definire questo romanzo breve un’opera su commissione: era stato pubblicato in origine dalle Edizioni Ambiente nella collana VerdeNero:

VerdeNero ha il respiro della casa editrice (noir di ecomafia, inchieste, romanzi) ma in realtà è una collana di Edizioni Ambiente. Il progetto nasce quattro anni fa dopo aver letto il “Rapporto Ecomafia” redatto da Legambiente e da noi pubblicato: una mappa precisa sulla criminalità ambientale, ben scritta, ma solo per addetti ai lavori. Abbiamo pensato che fosse giunto il momento di diffondere quelle informazioni ad un pubblico più vasto. Da qui l’idea di coinvolgere scrittori tendenzialmente noiristi a cui affidare storie vere da raccontare. Per farlo ci siamo basati su firme eccellenti: Sandrone Dazieri, Giancarlo De Cataldo, Carlo Lucarelli, Wu Ming, solo per citarne alcuni. Il successo dell’esordio ha spianato la strada ad altri due progetti di denuncia sociale. Da un lato le “inchieste” per fotografare lo stato del paese e denunciarne le disfunzioni, dall’altra i “romanzi” per andare oltre le tematiche dell’ecomafia, dei confini e dei generi letterari.

Sia chiaro: non sono così tardo-romantico da pensare che un’opera su commissione sia inevitabilmente un’opera minore o poco ispirata. Ci sono fin troppi esempi che testimoniano del contrario, anche nella musica, e per di più sono convinto che darsi o farsi dare dei vincoli – come la struttura del sonetto o della terzina dantesca, ma anche la commissione lo è – è essenziale al processo creativo.

Tutti i libri di Avoledo hanno una loro colonna sonora, più o meno insistita. E allora facciamo il gioco di renderla esplicita (qualcosa mi può essere sfuggito, e le segnalazioni sono più che gradite):

  • … This Charming Man degli Smiths, rifatta da un gruppo canadese, gli Stars … [p. 15]
  • … i dischi in vinile del Pink Floyd e dei King Crimson … [p. 15]
  • … sul piatto In the Court of the Crimson King. Le note di I Talk to the Wind … [p. 17]
  • … un brano strumentale degli Stars, The Beginning after the End. [p. 71]
  • .. le prime battute di This Charming Man … [p. 72]
  • … gli accordi di archi di quella canzone dei Coldplay che ti piace tanto … Viva la Vida. [p. 131].

Oltre alla musica, due piccole frasi folgoranti:

  • in perfetto ritardo [p. 89]

e soprattutto:

  • messaggi di lavoro o di desiderio [p. 76]

12 novembre 1931: Abbey Road

Oggi i leggendari studi di registrazione di Abbey Road, immortalati sulla copertina dell’omonimo album dei Beatles, compiono 80 anni.

Abbey Road Album

Wikipedia.org

Se mi è consentito un ricordo personale, ho ascoltato per la prima volta il disco nelle cabine del negozio di Ricordi all’inizio di via Montenapoleone (dalla parte di piazza San Babila), l’ultimo sabato di settembre o il primo di ottobre del 1969. Ero tornato da poco dalle vacanze e la scuola (prima classico, anzi seconda, come mi fa notare il mio biografo ufficiale) stava per iniziare o era appena cominciata. Ero in piena fase prog e Abbey Road mi sembrò la cosa più avanzata che i Beatles (di cui ero un fan sfegatato) avessero fatto: c’era persino un Moog (in Because, mi pare). L’attacco di Come Together era folgorante.

L’edificio degli studi, in realtà, non si vede sulla copertina dell’album: è nascosto dietro gli alberi sulla sinistra, dietro il “maggiolino” bianco.

Fine della digressione. Appresi molti anni dopo che gli studi di Abbey Road erano un pezzo fondamentale della storia della musica “seria” (in mancanza di un altro termine più preciso, capiamoci così). Era stato il regno del leggendario Walter Legge (un famoso produttore della EMI, fondatore nel dopoguerra della della Philharmonia Orchestra a lungo diretta da Herbert von Karajan, nonché scopritore e poi marito del grandissimo soprano Elisabeth Schwarzkopf).

Abbey Roas Studios

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L’edificio, nato come casa d’abitazione georgiana intorno al 1830, fu trasformato in studio di registrazione dalla Gramophone, che anni dopo, fondendosi con un’altra casa, divenne la EMI. Le sale di registrazione erano più di una, e i Beatles (e gli altri gruppi) registravano nello Studio 2. La casa accanto agli studi, sempre di proprietà della casa discografica, era adibita a foresteria per i musicisti. Quando alcuni anni fa gli studi furono chiusi e l’edificio rischiò di essere demolito, il governo inglese intervenne a tutelarlo inserendo nella lista dell’English Heritage (Grade II).

L’inaugurazione del 12 novembre 1931 fu filmata e sopravvive fino a noi: il compositore Edgar Elgar dirige la sua marcia Pomp and Circumstance No. 1. Niente paura, la riconoscere subito. All’inizio, Elgar dice agli orchestrali della Londo Symphony Orchestra: “Good morning gentlemen. Glad to see you all. Very light programme this morning. Please play this tune as though youve never heard it before.”