Specchi (2)

Ovviamente, gli specchi sono porte su altri mondi (Alice, ma anche Breakfast of Champions di Vonnegut).

Gli specchi e la copula sono abominevoli, perché moltiplicano gli uomini (Borges).

Abbiamo già parlato di Jeff Noon e della catottrofobia.

L’effetto di Venere (dal quadro di Velazquez che vedete qui sotto) è quello per cui – se noi vediamo Venere riflessa nello specchio – Venere non può vedere se stessa, ma vede noi…

A Viganella, un comune di circa 200 abitanti in valle Antrona (Verbano Cusio Ossola), hanno realizzato uno specchio computerizzato di 40 mq per far arrivare il sole nella piazza del paese tra novembre e febbraio.

Specchi

Per molti anni mi sono chiesto come potessero gli specchi moltiplicare la luce.

L’evidenza era lì, davanti agli occhi: hai una lampadina nel bagno, e il bagno è illuminato con una certa intensità. Monti uno specchio su una parete. Il bagno diventa molto più luminoso, come se avessi due lampadine della stessa potenza. Ma, mi dicevo, come è possibile? Nulla si crea e nulla si distrugge. Se si potesse fare così, basterebbe rivestire tutto di specchi e avremmo un enorme risparmio energetico, dato che le lampadine consumano energia elettrica.

Non che ci abbia pensato molto, ma ci ho pensato spesso, e non ho mai trovato una risposta che mi convincesse.

Finché qualche anno fa, ormai con pochi capelli e prevalentemente grigi, eureka! ho trovato la spiegazione. Che, come tutte le spiegazioni semplici (simplex sigillum veri) troverete ovvia, e mi classificherete subito tra i cretini.

Non è che con lo specchio la luce si moltiplica, è che senza specchio viene assorbita dalla parete invece che riflessa. Tanto più la parete è scura e opaca, tanto più la luce viene assorbita e “sprecata” dal punto di vista dell’illuminazione; tanto più è chiara e lucida, tanto più è riflessa e dunque “utile” ai fini dell’illuminazione. Una parete a specchio è il massimo su questa scala. Tutto qui.

Chi mazzola Rivera?

Ringrazio il Manifesto per l’ispirazione del titolo di questo post.

Non ho visto l’intervento di Andrea Rivera al concerto del 1° maggio che ha suscitato tante polemiche. Ho letto però sui giornali la trascrizione (riporto qui quella pubblicata su NoiPress.it, quotidiano online dell’UDC): “Il Papa ha detto che non crede nell’evoluzionismo. Sono d’accordo, infatti la chiesa non si è mai evoluta”. “Non sopporto – ha proseguito – che il Vaticano abbia rifiutato i funerali di Welby. Invece non è stato così per Pinochet, a Franco e per uno della banda della Magliana. E’ giusto così assieme a Gesù Cristo non c’erano due malati di Sla, ma c’erano due ladroni”.

Ormai lo sapete come la penso, in generale, e anche che mi piace “fare a pezzi” i problemi per cercare di capirci qualcosa. Propongo quindi di fare insieme un po’ di esperimenti mentali (quelli che Einstein chiamava Gedankenexperimenten).

Il problema è in quello che Rivera ha detto? Non condivido la prima affermazione (l’evoluzionismo è una teoria scientifica e non ci si “crede“), né la seconda (la chiesa si è evoluta tantissimo in venti secoli, magari non nella direzione in cui avrei voluto io, e magari in ritardo sulla storia, ma si è evoluta, eccome!). La terza mi sembra condivisibile (salvo che per un aspetto marginale).

Analizziamola, perché consta di tre parti: la parte centrale descrive un fatto, arduo da smentire (i funerali religiosi sono stati rifiutati a Welby, non ad Augusto Pinochet, a Francisco Franco e a un boss della Magliana). La premessa (“non sopporto”) è un’opinione – ci torneremo, ma mi sembra che la libertà di opinione sia garantita dalla nostra costituzione (il famoso articolo 21: “Tutti hanno diritto di manifestare liberamente il proprio pensiero con la parola, lo scritto e ogni altro mezzo di diffusione”). La conclusione, che penso voglia essere una battuta, è imprecisa soltanto perché secondo i vangeli furono crocefissi con Cristo due ladroni, mentre Pinochet e soci sono assassini!

Il problema è che Rivera ha citato questi fatti ed espresso la sua opinione in televisione? In televisione la libertà di opinione è sospesa? C’è una norma, di qualunque livello che lo dice? La potrei conoscere? Fa differenza che l’abbia detto alla tv di Stato invece che su una rete commerciale? Fa differenza che l’abbia detto in una trasmissione molto seguita piuttosto che di notte sul programma della Dandini? Lascio a voi di riflettere sulle risposte.

Oppure il problema è che Rivera ha espresso un’opinione difforme da quella della Chiesa cattolica? La Chiesa cattolica deve essere per principio esente da critiche? Da parte di tutti, anche di chi si professa ateo o agnostico o di un’altra religione? Anche qui, c’è una norma? Certamente il concordato non giunge a tanto. Aggiungo che, anche per un cattolico, il papa è infallibile quando espone un dogma ex cathedra, non quando esprime un’opinione in un discorso…

In generale, è giusto che le questioni religiose siano poste su un piano diverso dal dibattito su qualunque altro argomento – politico, etico, calcistico… – e che al prete sia riservato uno status e un rispetto da quello che si riserva agli altri “esperti” che popolano le discussioni televisive?

Infine, l’accusa di terrorismo. La mia opinione personale è che la tesi dei “cattivi maestri” che armano la mano dei brigatisti, degli ultrà, degli stupratori eccetera non regga in generale. Meno che mai penso che Rivera abbia espresso opinioni scriteriate, offensive, che incitano all’odio.

Pubblicato su Opinioni. 1 Comment »