Il nome del noto motore di ricerca è anch’esso un’invenzione di Douglas Adams, nella sua Guida galattica per gli autostoppisti. Uno degli inventori di Deep Thought, rivolgendosi a un altro personaggio, gli dice: “And are you not … a greater analyst than the Googleplex Star Thinker in the Seventh Galaxy of Light and Ingenuity which can calculate the trajectory of every single dust particle throughout a five-week Dangrabad Beta sand blizzard?”
Non è certo, però, se Larry Page, uno dei fondatori del motore di ricerca, avesse letto Adams o abbia fatto semplicemente un’errore di geografia (googol e google si pronunciano allo stesso modo).
Il googol è un numero molto grande, 10100, cioè 10 seguito da 100 zeri, più grande del numero di particelle dell’universo conosciuto (stimato tra 1079 e 1081).
Il nome è stato inventato nel 1938 da un bambino di 9 anni, Milton Sirotta, nipote dal matematico americano Edward Kasner, quando lo zio gli chiese il numero più alto che conoscesse. Probabilmente il bambino aveva in mente una coppia biblica, Gog e Magog, citati nella Bibbia (Genesi ed Ezechiele), nell’Apocalisse e nel Corano, e diventati nella tradizione anglosassone giganti proverbiali.
Il googolplex è 10 elevato a un googol, cioè:
Il googleplex di Adams è chiaramente una deformazione satirica del googolplex.
domenica, 24 febbraio 2008 alle 12:11
[…] – niente di comparabile con Douglas Adams (ne abbiamo parlato su questo blog in 2 occasioni, qui e qui) cui qualcuno l’ha incautamente […]
venerdì, 7 marzo 2008 alle 18:04
[…] borislimpopo Chi mi segue, ormai da quasi un anno, sa già che sono un fan di Douglas Adams (cfr. qui e qui) e del suo capolavoro, The Hitchhikers Guide To The Galaxy. Ogni tanto qualcuno, incuriosito […]